Continuiamo il nostro cammino lungo la via Francigena pugliese. Il capoluogo di regione Bari ci ha certamente regalato splendide viste, ma i suoi dintorni, che abbiamo già potuto apprezzare nelle tappe precedenti, non sono affatto da meno. Oggi siamo a Bitonto: scopriamone insieme le bellezze e la storia.
La cattedrale di Bitonto
L’edificio principale della città è sicuramente la Concattedrale della Santissima Maria Assunta. La chiesa, dalla tipica pianta basilicale (ovvero rettangolare, sul modello delle antiche basiliche romane), fu costruita sul modello della vicina San Nicola di Bari attorno al XII secolo. Si presenta al visitatore come un imponente blocco di calcare locale, che si articola e scolpisce in una espressione perfettamente all’altezza del maestoso stile romanico della zona. Di particolare pregio è il rilievo che sormonta il portale d’ingresso.
La navata centrale, alta quasi 8 metri, è costeggiata dalle ben più basse navate centrali, sulle quali si ergono però i matronei, che con le loro trifore arricchiscono ulteriormente la raffinata architettura dell’interno (foto in copertina), già impreziosito dalle colonne finemente decorate con motivi animali e vegetali.
Per quanto possa risultare strano definire “di oggi” un edificio risalente al XII secolo, è pur vero che la chiesa che vediamo stagliarsi elegantemente nel centro della città è solo l’ultimo degli strati di costruzioni che si sono avvicendati in quell’esatto luogo. Percorrendo le navate laterali è possibile, infatti, giungere alle scalinate che conducono alla cripta rettangolare che si estende sotto il transetto. L’interno di questa chiesa sotterranea è particolarmente suggestivo. Ben 30 colonne di diverso tipo, molte provenienti da antiche costruzioni romane, sorreggono le volte a crociera che ricoprono la cripta.
Palazzo Sylos-Calò
Un’altra perla architettonica caratteristica di Bitonto è il Cinquecentesco Palazzo Sylos- Calò, oggi sede di una importante galleria d’arte. La parte dell’edificio che subito salta all’occhio è la sua elegante loggia in stile tardorinascimentale. Si affaccia sulla piazza principale della città e fa bella mostra delle statue che la impreziosiscono, raffiguranti le quattro virtù cardinali.
L’antica cinta muraria
Bitonto trasuda storia e la manifesta anche attraverso il suo aspetto esteriore, fortemente influenzato da quello delle restanti città pugliesi. Il bianco la fa da padrone, con il suo lastricato e le sue case inconfondibili.
Un tempo, fino alla loro demolizione nel 1883, Bitonto era protetta da una cinta muraria. Di essa ci restano oggi solo pochi resti e alcune testimonianze, come Porta Baresana, che accoglieva chi giungeva a Bitonto da Bari, e l’annesso Torrione Angioino, che serviva proprio a difendere l’ingresso.