I nostri piedi ci conducono lentamente lungo la Via Francigena, con l’obiettivo di raggiungere la Città Eterna. Siamo ancora immersi nelle bellezze della Campania, e approdiamo oggi a Faicchio, un piccolo centro della provincia di Benevento.
È sorprendente come questa cittadina disponga ancora di un patrimonio così vasto per le sue modeste dimensioni, considerati anche gli eventi sismici devastanti che si sono abbattuti sul territorio nel corso dei secoli. Scopriamo le sue bellezze, che affondano le proprie radici nella storia sannita e romana.
Il ponte Fabio Massimo e l’acquedotto ipogeo
Faicchio sorge nelle vicinanze di un affluente del Volturno, il Titerno. All’ingresso del paese sorge, da più di due millenni, un ponte romano (foto in copertina). Il suo nome è Ponte Fabio Massimo, in onore del grande generale romano Quinto Fabio Massimo, detto il cunctator (“il temporeggiatore”), grande rivale di Annibale nella Seconda Guerra Punica (217 a.C.). Si dice che lo stratega sia passato proprio su questo ponte nel corso delle sue manovre militari contro il condottiero cartaginese.
Le tracce romane a Faicchio non si limitano al ponte: a Faicchio è possibile visitare il ben conservato acquedotto romano ipogeo risalente al III sec. a.C., ancora oggi percorribile per più di un chilometro.
La Grotta di San Michele
La provincia di Benevento fu a lungo terra dei Longobardi, che hanno lasciato nella cultura del territorio un’impronta indelebile. Una di queste tradizioni è il culto di San Michele: l’arcangelo guerriero era tanto caro ai dominatori perché reminiscente delle loro antiche divinità pagane. Finirono così per dedicargli numerosi luoghi di culto sparsi per tutto i centro e sud Italia, come nella vicina Formia.
Anche nei pressi di Faicchio è possibile ammirare una splendida chiesa rupestre dedicata all’Arcangelo. La chiesa è una perfetta fusione di elementi naturali e umani, visibili nel ciclo di affreschi, minacciati dall’umidità ma stoicamente resistenti al tempo (la fondazione del luogo risale all’VIII secolo).
Il Castello Ducale di Faicchio
Giungiamo a tempi un po’ più recenti con il Castello Ducale di Faicchio, che fa mostra di sé nel centro del paese. Il suo aspetto così come appare oggi è frutto di una ristrutturazione del XVII secolo (secondo il modello del Maschio Angioino di Napoli), che modificò la costruzione originaria risalente al XII secolo. Il castello si presenta come un edificio a forma di poligono irregolare, raccordato da tre torrioni che poggiano su una base a tronco di cono.
Il portone di ingresso è ornato, secondo l’estetica seicentesca, da una cornice di blocchi di pietra, ed è sormontato dai segni delle sue antiche funzioni, ovvero piccoli fori dove passavano le funi che issavano e abbassavano il ponte levatoio. Il castello, però, non ha più una funzione difensiva da secoli: dalla sua austerità militare è passato invece a ospitare matrimoni ed eventi.