In questi tiepidi giorni di fine ottobre il cammino dei pellegrini sulla via Francigena è particolarmente piacevole. Ancor di più se la fatica è ripagata dalla scoperta di luoghi e tradizioni interessanti. Arriviamo a Mola di Bari, cittadina nelle vicinanze del capoluogo pugliese, conosciuta semplicemente come “Mola”. Una tipica città di mare, dove le tradizioni, in particolare la pesca, sono ancora vive tra i suoi abitanti.
A spasso per il centro storico di Mola di Bari
A volte, oltre a visitare i monumenti e i siti di maggiore interesse artistico, è necessario includere nella propria visita un tuffo nella vita quotidiana degli abitanti: sarebbe un peccato perdere la possibilità di incappare in alcune simpatiche usanze locali. Passeggiando per le viuzze del centro storico di Mola di Bari ci si può imbattere in delle semplici sedie, dalle “classiche” in legno o in vimini alle moderne di plastica, fare da espositore per coloratissime verdure. I contadini della zona allestiscono le sedie con i prodotti del proprio orto: una garanzia di genuinità. Nelle stradine del centro si viene quindi accolti dagli odori di questi prodotti “a km 0“, che invogliano molesi e visitatori a provare i veri sapori della terra e supportare gli agricoltori locali.
La Chiesa Matrice di San Nicola
L’architettura è un altro dei fiori all’occhiello di Mola, che custodisce all’interno delle sue antiche mura tesori di inestimabile valore. Scopriamo la Chiesa Matrice (foto in copertina), intitolata a quello stesso San Nicola tanto caro ai vicini baresi e ai veneziani.
Sorse nel cuore del borgo antico a metà del XVI secolo, per essere terminata nel 1574, come riporta l’incisione sulla seconda colonna della navata destra. Il colore bianco antico che caratterizza il suo rivestimento viene ancor di più esaltato dal materiale con cui è realizzato, il tufo. L’interno, fortemente illuminato dalla luce che filtra attraverso il rosone e le numerose finestre monofore, è a sua volta caratterizzato da una commistione di stili, frutto di rimaneggiamenti e aggiunte nel corso dei secoli.
Il Castello Angioino
Situato sulla parte più esterna del promontorio dove sorge il centro storico, a pochi passi dal mare, il castello di Mola di Bari protegge la città dal 1279. Fu Carlo I d’Angiò a volerlo, come parte di una più estesa opera di fortificazione del tratto di costa da Bari a Monopoli.
Non è certa quale sia la cronologia della sua evoluzione architettonica, ma è abbastanza chiaro che la sua forma attuale a pianta poligonale, tipica di costruzioni successive, non appartenga al nucleo originario, che probabilmente si componeva di una semplice torre rettangolare.
Le aggiunte non sono comunque troppo tarde, come dimostra la strategia architettonica del perimetro. Le alte mura verticali, pensate per prevenire incursioni e scalate, furono largamente abbandonate dopo l’avvento della polvere da sparo e delle armi da fuoco, e spesso, come nel caso del castello di Mola, riadattate a mura oblique.