I nuovi mezzi di trasporto hanno senza dubbio risolto problemi di mobilità e unito più che mai il mondo, permettendo anche alle persone comuni di viaggiare ed esplorare le meraviglie del nostro pianeta. Prendersi del tempo per godere del viaggio, però, è un qualcosa che non tutti i contemporanei hanno mai sperimentato. Attraversare a piedi la Puglia, sui sentieri della Via Francigena, è sicuramente un’occasione per provare quest’emozione. Alla fine del nostro peregrinare sulle coste pugliesi, con una vista mozzafiato, arriviamo a Monopoli, cittadina in provincia di Bari.
Il castello Carlo V
Monopoli – come Brindisi, Otranto e molte altre città sulla costa pugliese – fu dotata, nel XVI secolo e per volontà dell’imperatore Carlo V, di un castello. Come buona parte dei forti cinquecenteschi, anche questo presenta una pianta pentagonale. La sua particolarità, però, è l’ingresso, a forma di torretta romana, che pare fosse il nucleo originale, insieme con i sotterranei e la chiesa di San Nicola della Pinna, contenuti al suo interno.
Non poteva mancare la leggenda di un fantasma che infesterebbe il castello. I monopolitani la chiamano “a fèmn e tàmborr“, ovvero “la donna con il tamburo”. Non è chiaro chi sia questa donna: i pescatori raccontano di sentire il suono di un tamburo proveniente sempre dallo stesso punto, il balconcino che dà sul mare. Potrebbe quindi trattarsi di una nobildonna spagnola che, perso il marito in un naufragio, suonerebbe il tamburo per aiutarlo a trovare la rotta per Monopoli. Altri la dipingono come una guardiana della castità delle fanciulle monopolitane. Il fantasma perlustrerebbe una zona del porto nota per essere il luogo di incontro di giovani innamorati, pronta a suonare il suo tamburo per spaventarli.
La Cattedrale di Monopoli
La chiesa, dedicata alla Madonna Santissima della Madia, è il rifacimento sei/settecentesco di una preesistente chiesa romanica del XII secolo. Quest’ultima, a sua volta, occupava il sito di un antico tempio dedicato al dio Mercurio e della successiva cripta paleocristiana. Lo stile è decisamente il barocco, come testimoniato dallo sfarzo dei suoi interni rivestiti di marmi policromi.
Il campanile, della cattedrale è uno dei segni più caratteristici di Monopoli: con i suoi 61 metri svetta sulle basse case che compongono il centro storico. Lo stile è, anche nel suo caso, pienamente barocco seicentesco, con una sommità a forma di punta di cono, sormontato da una croce rivolta in tutte le direzioni. Al lato della chiesa è impossibile non notare anche un muro, che arriva circa a metà della sua altezza (foto sopra): fu costruito qualche anno dopo la chiesa, per proteggerla dai forti venti che provenivano dal mare.
Palazzo Martinelli e il Porto Vecchio
La vocazione marittima di una città costiera come Monopoli è quasi da darsi per scontata. Uno dei posti preferiti dei turisti è il Porto Vecchio, affollato delle caratteristiche barchette blu. Sembra che sia proprio da quest’area che si svilupparono i primi insediamenti messapici.
Sul porto affaccia un edificio molto singolare, Palazzo Martinelli. La sua particolarità sta nel fatto che fu costruito utilizzando come base le antiche mura di cinta della città, nelle quali sono state ricavate finestre di diverse dimensioni. Di particolare interesse è la loggia a tre arcate in stile veneziano, a ricordo della conquista del XV secolo.