La Giunta comunale ha approvato, su proposta del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, uno schema di Protocollo d’intesa tra Comune di Venezia e AVM Spa relativo al sistema di videosorveglianza attivo in città. Il Comune di Venezia – viene ricordato nelle premesse del provvedimento – ha adottato, nel rispetto del GDPR, un sistema di videosorveglianza urbana costituito da videocamere e sensori integrati in un sistema software per la gestione dei video, con l’obiettivo di migliorare la tutela e la sicurezza dei cittadini e nello stesso tempo consentire un più efficace controllo e gestione dei flussi turistici.
“Tale sistema – precisa l’assessore alla Sicurezza urbana Giorgio D’Este – verrà ora implementato, grazie all’approvazione del Protocollo, con l’integrazione delle 52 telecamere di proprietà di Avm, posizionate sui pontili, strutture della navigazione e punti di accesso al trasporto pubblico urbano e attive H24 tutti i giorni dell’anno, nel sistema di videosorveglianza urbana del Comune di Venezia, per renderne accessibili in tempo reale le immagini e le registrazioni”.
I dati acquisiti – si legge nella delibera – assicureranno il monitoraggio di zone del territorio comunale attualmente non coperte dal sistema di videosorveglianza del Comune di Venezia e costituiranno “un valido contributo per la prevenzione e il contrasto di comportamenti contrari al decoro e al mantenimento della sicurezza urbana, nonché un maggior controllo sulla circolazione in città in occasione di particolari eventi e manifestazioni, anche nei periodi di maggior afflusso turistico”.
“L’interconnessione fra le telecamere di AVM e il sistema di videosorveglianza della città, che ha la propria regia nella Centrale operativa di controllo della Polizia locale sarà realizzata da Venis Spa per conto del Comune di Venezia – spiega Paolo Bettio, amministratore unico di Venis Spa – Per garantire il corretto trattamento, protezione e riservatezza dei dati e dei sistemi di ripresa, il trasporto dei flussi video dalle telecamere AVM fino al sistema di registrazione del Comune di Venezia sarà effettuato attraverso i collegamenti sicuri in fibra ottica esistenti della rete di proprietà comunale, anch’essa realizzata e gestita da Venis in qualità di operatore pubblico locale di telecomunicazioni”.
“I significativi investimenti comunali e il grande lavoro, anche sperimentale, per tecnologie innovative, di questi ultimi anni sulla videosorveglianza urbana e su avanzati sistemi ‘Internet of Things’ di sensoristica già oggi garantisce un monitoraggio capillare del territorio cittadino – commenta Luca Battistella, consigliere delegato all’Innovazione e Smart city – Con gli investimenti nazionali ed europei aggiuntivi in corso di realizzazione grazie al Patto per Venezia, al Patto per la Sicurezza e al PONMETRO, entro il 2020 saranno oltre 600 i punti del territorio ‘visionati’ in tempo reale fra videosorveglianza, sensoristica di controllo e monitoraggio del traffico acqueo e per il conteggio dei flussi pedonali e altri sistemi di rilevazione”.