Nella serata di venerdì, nel corso delle consuete attività di prevenzione generale e di controllo del territorio, una pattuglia della Squadra “Volanti” impegnata in servizio nella zona di Via Rattazzi a Vicenza, ove negli ultimi tempi gli abitanti della zona avevano segnalato situazioni particolari di degrado urbano e di introduzioni abusive in spazi privati, ha individuato e sottoposto a controllo il cittadino gambiano D. D., 31enne pregiudicato ed irregolare sul Territorio Nazionale, mentre si aggirava con fare sospetto nel tentativo di entrare nelle pertinenze di un area condominiale, probabilmente per trovarvi rifugio per la notte.
Al termine delle attività di identificazione, il soggetto – il quale, a proprio carico, può vantare un “curriculum” criminale assai poco invidiabile, che comprende reati di varia natura e gravità in particolare per reati contro il patrimonio ed altri inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti – è stato accompagnato presso gli Uffici della Questura di Vicenza, a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.
In considerazione della sua situazione soggettiva e dei precedenti a suo carico, nei confronti di D. D. – già colpito da un Provvedimento di ESPULSIONE – il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ha emesso uno specifico ORDINE di ALLONTANAMENTO dal TERRITORIO NAZIONALE; il pregiudicato gambiano, quindi, nella giornata odierna è stato trasferito dagli Agenti della Questura presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Potenza, in attesa di essere trasferito coattivamente presso il proprio Paese di origine.
“L’adozione di provvedimenti di allontanamento dal Territorio Nazionale ed il conseguente trasferimento degli stessi presso i C.P.R. in attesa di rimpatrio rappresentano uno strumento indispensabile dell’azione a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica – ha tenuto a precisare il Questore Sartori (qui le azioni da lui attuate, ndr) –. In tal modo, infatti, si evita che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, spesso privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza”