Viacqua è impegnata in una capillare ricognizione del proprio bacino di competenza, composto da 67 Comuni in cui vivono 544mila vicentini serviti da 2.700 chilometri di rete fognaria. Il gestore infatti sta procedendo nell’attività di invio delle comunicazioni alle utenze interessate negli ultimi anni da nuovi tratti di rete per le acque nere o coinvolte da interventi di separazione delle reti.
L’obbiettivo – comunica il gestore – è quindi “una rete fognaria correttamente gestita e manutentata“. Il tutto, allo scopo di pervenire a un duplice beneficio per il territorio: “Da un lato – spiegano da Viacqua – consente una maggiore efficacia nei processi depurativi che restituiscono l’acqua all’ambiente, dall’altro riducono i rischi di sversamenti nei corsi d’acqua superficiali”.
E se fondamentale risulta l’impegno del gestore idrico che realizza investimenti strategici per l’estensione delle reti fognarie o la loro separazione, anche il cittadino riveste un ruolo cardine, nella visione della scoietà. Il mancato o scorretto allaccio alla rete, infatti, rende vano l’effetto degli interventi svolti sulle infrastrutture.
Il management prosegue: “L’estensione della fognatura ad aree non servite, permette di superare la gestione dei reflui domestici mediante fosse settiche che, se non mantenute correttamente, possono dare seguito a sversamenti e contaminazioni nei corsi d’acqua.
Allo stesso modo, la posa di reti separate, si rivela strategica in particolare alla luce delle sempre più frequenti piogge torrenziali. Quest’ultimo tipo di interventi prevede l’uso di una doppia rete: quella esistente viene utilizzata per lo smaltimento delle acque bianche meteoriche, mentre la seconda e solitamente di nuova posa, viene dedicata al collettamento delle acque nere. Così facendo i depuratori possono ricevere reflui in concentrazione costante per un più efficace trattamento. La rete dedicata al deflusso dell’acqua piovana, invece, può alimentare senza problemi fossi, canali e corsi d’acqua evitando di saturare le condotte fognarie. Si riduce così anche il rischio di allagamenti”.
Nel comune di Vicenza – numeri alla mano – si stimano circa 5.000 abitanti coinvolti dagli interventi realizzati negli ultimi anni. Oltre all’invio delle comunicazioni con le istruzioni per allacciarsi correttamente e gli eventuali interventi necessari, Viacqua e Comune hanno messo in campo un programma di incontri mirati nelle diverse zone coinvolte dai cantieri.
“La procedura che stiamo adottando costituisce ormai uno standard dell’operato dell’azienda – spiega il presidente di Viacqua, Federico Ginato – e, grazie al personale appositamente dedicato a questa attività, intendiamo anche smaltire qualche pregresso relativo ad interventi già completati. Il lavoro congiunto con il Comune di Vicenza, che stiamo replicando anche con tutti gli altri 66 comuni soci, ci ha permesso di intensificare una serie di verifiche, accompagnando i cittadini fino all’allaccio alle nuove reti fognarie”.
“Dall’inizio del mandato abbiamo incontrato centinaia di persone in assemblee sempre molto frequentate – sottolinea l’assessore all’ambiente del Comune di Vicenza, Sara Baldinato -. È fondamentale che cittadini, istituzioni pubbliche e gestore del servizio idrico facciano squadra per migliorare le condizioni ambientali in cui tutti noi viviamo. Il Comune con Viacqua è a fianco dei cittadini per spiegare in che modo possono dare il proprio contributo con un corretto allacciamento alle nuove reti fognarie, risparmiando così sui futuri costi di manutenzione delle attuali vasche settiche, migliorando la qualità dei corsi d’acqua che attraversano Vicenza e garantendo attraverso la separazione delle reti anche maggior protezione dagli allagamenti nelle zone in cui vivono, causati dalla sempre maggior quantità di pioggia che cade in tempi molto ristretti”.
Nello specifico gli interventi per cui è in corso la ricognizione degli avvenuti allacci e il supporto alle utenze non ancora collegate sono quelli eseguiti tra Viale Ferrarin e Viale del Brotton, Via dell’Opificio, i due stralci di dismissione degli scarichi fognari a Cà Balbi e ancora l’area tra Strada Monte Grande e Via Faggin a Debba, la zona tra Via della Rotonda e il quartiere di Campedello, Strada Lobia e Contrà Porta Lupia.