Importanti novità in arrivo per la rete e sugli impianti di Viacqua in termini di tecnologia applicata al controllo. Il sistema, inoltre, prevede anche la dismissione del centro di controllo AIM. Lo si apprende da un comunicato stampa della società.
“Fin dalla sua origine Viacqua ha scelto di procedere con un progressivo ammodernamento delle reti informatiche e del sistema di telecontrollo presente sugli impianti in gestione. I primi interventi sono stati eseguiti già nel corso del 2019, arrivando all’approvazione di una vera e propria “road map”, nel corso dell’anno 2021, che illustrava gli interventi da mettere in campo, alla volta del 2024, per portare a termine il processo di implementazione ed unificazione del sistema centrale di telecontrollo, con una spesa di circa 6,3 milioni di euro.
Nel piano sono previsti una serie di interventi tra cui evidenziamo l’adozione di una versione più aggiornata del sistema di telecontrollo SCADA, basato su una piattaforma Cloud, e l’automazione degli impianti, le cui operazioni allo stato attuale sono svolte manualmente dagli operatori del CCR, fino al completo distacco dal centro di controllo in forze ad AIM.
L’ampliamento del sistema è finalizzato a migliorare ed unificare l’intera rete sotto il profilo tecnologico, migliorandone le performance.
Con la realizzazione degli interventi previsti nel Piano si potrà prevedere un incremento significativo degli impianti dotati di telecontrollo, passando dagli attuali 659 ai previsti 1.070 impianti monitorati, con aumento in termini percentuali dal 35,39% al 57,47%. Risulteranno così collegati al telecontrollo il 100% degli impianti di sollevamento fognari e di depurazione, il 74% degli impianti di acquedotto nell’area sud e il 34% di quelli che sorgono nell’area nord.
L’intera operazione consentirà la visualizzazione ed il monitoraggio in tempo reale dello stato delle apparecchiature, oltre a consentire la consultazione dei dati storici in qualsiasi istante. Tutto ciò si traduce in una ottimizzazione in termini di affidabilità, continuità e qualità del servizio offerto agli utenti e la capacità di gestire e risolvere eventuali anomalie da remoto”.
“Al momento della fusione – spiega il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – i sistemi in uso ad Alto Vicentino Servizi e Acque Vicentine risultavano frammentati e difficilmente compatibili tra loro, oltre a non consentire una copertura capillare dell’intero territorio gestito. E proprio la dimensione del bacino d’interesse di Viacqua, unito alla particolarità della gestione del servizio idrici integrato richiedono un sistema di telecontrollo univoco e indipendente. Di qui l’avvio del distacco dal centro AIM al quale Acque Vicentine era rimasta ancora legata al momento della separazione del ramo d’azienda conseguente alla nuova regolamentazione del sistema idrico. Gli interventi in corso stanno già mostrando i propri frutti e risulteranno anche molto utili in chiave di analisi previsionale di particolari scenari.”