Il ministero della Salute ha approvato la fine, dal 1 marzo, delle limitazioni ai viaggi rispetto ai Paesi di destinazione, allineandosi alla normativa Ue che prevede limitazioni solo rispetto alla salute dei singoli viaggiatori (1) – si legge nella nota di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –.
Nel contempo il decreto Milleproroghe, in via di approvazione, ha previsto che la validità dei voucher viaggi sia allungata a 30 mesi rispetto agli attuali 24. I voucher viaggi sono crediti concessi ai viaggiatori (senza alternativa per chi aveva pagato) da agenzie e tour operator per viaggi non effettuati a causa della pandemia. Periodo di validità che all’inizio era di 12 mesi, poi fu portato a 24 ed oggi arriva a 30. Il voucher a suo tempo fu accusato in varie sedi di non rispettare le norme europee che prevedono la decisione del passeggero di come utilizzare quanto pagato per un viaggio non effettuato, e la stessa Commissione, Enac, Antitrust li ritennero illeciti… ma la questione, tra denunce e accese discussioni rimase lì…. Il risultato è che i 12 mesi in cui il viaggiatore ha prestato soldi agli operatori senza interessi sono diventati 30… e la storia non è ancora finita.
Se sono questi i presupposti per l’avvio della ripresa del turismo, non solo siamo messi male dal punto di vista dei diritti dei consumatori/viaggiatori, ma anche dal punto di vista generale, visto che la ripresa di un settore viene foraggiata obbligando le persone a prestare soldi. E’ bene ricordare che nel settore turismo i contributi dello Stato sono stati generosi con soldi a fondo perduto e, a questo punto, generosi anche dal punto di vista normativo… tanto generosi da violare norme europee che continuano ad avare valore superiore a qualunque norma nazionale.
That’s Italy!!
1 – nota