Chiara Munaro è una giovane di Creazzo (VI) che ha lottato per due anni contro una malattia che non le ha lasciato scampo all’età di 21 anni: è la stessa Chiara ad avere dichiarato ai genitori di voler donare le cornee; voleva offrire speranza e luce a chi viveva nel buio. Papà Leonardo e mamma Michela hanno accolto la sua volontà ed è da qui che parte questa incredibile avventura.
“Il viaggio in bicicletta partirà sabato 23 settembre in ricordo di Chiara che ha donato le cornee. Il viaggio toccherà 10 banche degli occhi del territorio italiano per promuovere la Cultura del Dono“, spiega Paola Beggio Presidente Aido Vicenza.
Sabato 23 ottobre, alle ore 8.30, presso la piazza del comune di Creazzo si svolgerà la cerimonia della partenza. Saranno presenti il sindaco di Creazzo, Maresca Carmela, il Presidente di Aido Regione Veneto, Cestaro Luca, la Presidente di Aido Provinciale Vicenza, Beggio Paola e la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto con Vidale Enrico, Responsabile della comunicazione.
Don Francesco, Parroco di Creazzo, apporrà la benedizione alle biciclette prima della partenza.
Il progetto
Il progetto è patrocinato da AIDO, il CNT (Centro Nazionale Trapianti) e SIBO (Società italiana Banche Occhi). I genitori di Chiara con alcuni amici e parenti, a circa due anni dalla scomparsa della figlia, hanno fondato l’Associazione “CiaoChiara” ed hanno organizzato diverse iniziative a Creazzo a sostegno di attività legate alla vita di Chiara, oltre a creare una maglietta con lo slogan “In viaggio con gli occhi di… Chiara”.
La scorsa primavera, volendo fare qualcosa di più, decidono di organizzare un viaggio a più tappe in bicicletta con lo scopo di unire diverse città nella sensibilizzazione alla donazione di organi e tessuti, che partirà da Creazzo il 23 settembre e troverà conclusione il 18 ottobre 2023 a Mestre e in questo percorso uniranno con un filo immaginario dieci Banche degli Occhi d’Italia, tra cui la Banca degli Occhi di Torino e quella di Roma. Durante il viaggio, nelle diverse tappe, saranno accolti dai volontari Aido.
L’arrivo alla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ha un forte significato simbolico perché è qui che è stato accolto il dono delle cornee di Chiara e da lì è ripartito verso due persone che ora, grazie a questo dono, hanno ritrovato la vista.