Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – è scritto in una Domanda d’Attualità di Ciro Asproso – le barriere sono tutti gli ostacoli e tutte le caratteristiche dell’ambiente esterno, anche di carattere culturale, che nell’interazione con le menomazioni funzionali e psicofisiche della persona ne impediscono la piena inclusione e quindi ne determinano la disabilità.
Ha destato parecchio scalpore il caso della vicentina costretta a votare “in un seggio volante”, ossia sopra il bidone della raccolta carta, poiché il montascale della Scuola Lioy era fuori uso. Tant’è che in seguito sono stato contattato da una coppia di anziani di Laghetto – con problemi di deambulazione – i quali mi hanno informato che, alla Scuola Ghirotti, ad essere inutilizzabile era l’ascensore.
Solo una spiacevole coincidenza o due casi di colpevole disattenzione da parte delle autorità competenti? Personalmente non posso dirlo con assoluta certezza, ma in base alle notizie raccolte il montascale della Lioy era guasto da giorni e l’ascensore della Ghirotti, benché di nuova installazione, è spesso inutilizzabile.
In Italia, il superamento delle barriere architettoniche è stato oggetto di ben tre interventi legislativi ed è possibile accedere ad appositi contributi finanziari per gli edifici, pubblici e privati, costruiti prima del 1989.
Tutto ciò considerato si CHIEDE (in Aula e per iscritto):
In ottemperanza alla L.R. 16/2007 – Disposizioni generali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche – quando è stato adottato il P.E.B.A. comunale e qual è il suo grado di attuazione?
Esiste il Piano delle manutenzioni programmate per ascensori, montascale e servo-scale negli edifici comunali? Chi ne ha la responsabilità tecnico-amministrativa?
