Vicenza: al Chiostro di San Lorenzo Cinque fiati per l’ultimo notturno

360
chiostro san lorenzo vicenza

Venerdì 22 luglio al Chiostro di San Lorenzo di Vicenza è in programma l’ultimo Notturno sotto le stelle della OTO. In evidenza il comparto dei fiati, che in formazione di quintetto preparato da Davide Sanson propone due rarità di Mozart, i Tre Pièces Brèves di Ibert e le Sei bagatelle di Ligeti. Biglietti da 7 a 10 Euro.

L’Orchestra del Teatro Olimpico chiude in bellezza – venerdì 22 luglio al Chiostro di San Lorenzo – la serie di sei concerti all’aperto nei quali si sono messi in evidenza, in varie formazioni da camera, i comparti degli archi, dei fiati e delle percussioni.

Roberta Nobile al flauto, Leandro Lazzari all’oboe, Adriano Ricci al clarinetto, Francesco Muratori al fagotto e Damiano Servalli al corno sono i protagonisti del Notturno finale assieme a Davide Sanson, maestro formatore della OTO che ha scelto il programma e seguito le giornate di preparazione del concerto.

La serata inizia con due rarità del catalogo mozartiano: l’Adagio e Allegro in Fa minore K 594 e la Fantasia K 608 nella stessa tonalità. Si tratta di due brani che Mozart compose su commissione nell’ultimo anno della sua vita, un periodo particolarmente funestato dalle difficoltà economiche in cui versava.

Per racimolare qualche soldo Mozart accettò di comporre per il conte Deym una serie di pezzi per organo meccanico (detto anche ad orologeria), uno strumento che all’epoca godeva di una certa popolarità fra la borghesia viennese. Pur nati da motivi contingenti e in un difficile frangente personale, si tratta di brani affatto banali e non privi di quell’estro inventivo e di quella grazia che il compositore sfoderò fino alla fine dei suoi giorni.

Il secondo lavoro in scaletta sono i Trois Pièces Breves per quintetto di fiati che il francese Jacques Ibert compose per una piéce teatrale andata in scena al Théâtre de l’Atelier nel 1930. A conclusione dello spettacolo Ibert selezionò dalla scaletta dello spettacolo tre brani particolarmente eleganti e diede loro vita propria. In finale di concerto le Sei Bagatellle di György Ligeti. Anche in questo caso si tratta di un pezzo che trae origine da una raccolta più ampia: le dodici Bagatelle per pianoforte che l’autore ungherese aveva scritto fra il 1951 e il 1953. A conclusione del lavoro Ligeti decise di estrapolarne sei, quasi tutte dal carattere molto vivace, e di trascriverle per quintetto a fiati.

Biglietti in vendita presso la sede della OTO in Vicolo Cieco Retrone (tel. 0444 326598), sul circuito Vivaticket e la sera del concerto al Chiostro di San Lorenzo.