Una Piazza dei Signori gremita, accogliente e generosa di preziosi affacci ha permesso, con scrupolosa sicurezza in tempi di pandemia non ancora archiviata, di ospitare il cortometraggio “Di Fuoco e d’Ombra” che prende spunto dall’omonimo libro di Rossella Menegato e Manuela Brocco per la regia di Yousseff DaLima, giovane emergente regista.
Dopo la recente partecipazione alla 78esima edizione del festival di Venezia, nella sezione cortometraggi, “Di Fuoco e D’Ombra”, nella serata di domenica 12 settembre, si è rivelato ai vicentini che hanno risposto con grande affluenza e attestazioni di stima per la professionalità e la qualità del lavoro svolto.
Attraverso le figure di alcune donne vicentine, di epoche ed estrazioni diverse, presentate in un parallelismo con donne contemporanee, vengono portate alla luce non solo frammenti della nostra storia ma anche temi di grandissima attualità in un puzzle di scorci di una Vicenza che sembra potersi candidare a città della cultura nel 2024.
Molte ed encomiabili sono le iniziative che potenzialmente possono amplificare una luce di spessore sulla nostra città, e allora, perché non creare valide e leali sinergie per valorizzare Vicenza?
Perché non proporre sugli schermi cinematografici della città una sequenza di “riflessi” in cui i cittadini possono gratuitamente riconoscere le loro origini ed appropriarsi di una consapevolezza cittadina straordinaria?
Perchè non voler vedere l’entusiasmo orfano di risorse economiche ma traboccante di impegno da parte di associazioni che chiedono concreto sostegno dagli Enti amministrativi?
E’ così arido il pensiero di dare precedenza ad iniziative di serie A solamente perchè supportate (economicamente)
La serata del debutto del 12 settembre ha risvegliato curiosità e sete nuove in una platea affollata ed accolta da una amministrazione comunale attenta e sensibile. Alla fine della proiezione sono seguiti cinque minuti di applausi, niente male per un corto se pensiamo che ne sono seguiti dieci al film vincitore del Leone d’oro a Venezia…….ed interrotti a malincuore dalla bravissima Fiammetta Benetton.
Procediamo su questa strada, non permettiamo di lasciarci trascinare da un sopore individuale e collettivo. Diamo spazio e soprattutto diamo spazi alla nostra città e ai nostri cittadini, creiamo unione tra le nuove iniziative solidali, collaboriamo per garantire tutto l’anno l’accessibilità alla conoscenza, aiutiamo Vicenza a ripartire anche attraverso la bellezza e la cultura affinchè sia sempre più attrattiva ed accogliente.
Non scordiamoci della scuola dove queste proposte dovrebbero acquisire uno spazio degno all’interno di un programma didattico.
Sono moltissimi i volontari che, nonostante i mesi di emergenza sanitaria, vogliono sensibilizzare i cittadini e restituire loro luoghi e storie altrimenti destinati ad essere dimenticati.
Apriamo le porte dei palazzi storici, investiamo nella cultura come punto cardine per rilanciare anche l’amore per la nostra città, fateci rivedere questo intenso “Di fuoco e d’ombra” nelle sale cinematografiche della città, all’interno delle meravigliose sale dei molti palazzi vicentini, fatelo!
Una nuova stagione è alle porte, metafora di un nuovo inizio, pianifichiamo un nuovo viaggio, insieme, verso un’unica meta.
Alessandra Bassanese