Vicenza, bar Matteotti l’8 marzo festeggia i 18 anni d’età: poi chiusura e nuova vita al Bistrot del tennis

Due chiacchiere con Loris Azzolin, gestore dell'ex bar Pegasus dal 2009, poi bar Matteotti dal 2014. Per la festa della donna festeggerà l'anniversario e la chiusura di un locale storico e importante anche per la vita culturale vicentina

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Un live al bar Matteotti
Un live al bar Matteotti

Venerdì 8 marzo dalle ore 20 il bar Matteotti di Vicenza festeggerà i 18 anni di attività, arrivando quindi, come VicenzaPiù, alla maggiore età, dopo di che, chiuderà. Per fortuna l’attività del thienese Loris Azzolin non si chiuderà, ma proseguirà con una nuova avventura.

La festa

Dalle 20 a mezzanotte ci sarà l’intrattenimento musicale della giovanissima Nova e poi dj set. Sarà un’occasione per ricordare i 18 anni di attività di un locale trasformato da Loris Azzolin in un punto di riferimento culturale, con la creazione di iniziative quali Prosa e prosit, presentazioni di libri (circa un centinaio), letture di poesie, esposizioni di artisti, concerti di artisti poco noti nel mainstream, soprattutto giovani, ma molto ricercati e talentuosi. Insomma una proposta non solo enogastronomica, ma raffinata anche dal punto di vista culturale.

La storia

Per l’occasione ci siamo fatti raccontare un po’ di aneddoti dal proprietario. “Sono sopravvissuto a tre grandi calamità – ci  ha spiegato – l’alluvione del 2010, che mi ha provocato circa 25 mila euro di danni, la legge Bersani, che con la liberalizzazione selvaggia ha fatto proliferare il numero di bar, inflazionando l’attività e aumentando la concorrenza e infine il Covid, che, oltre al danno economico, ha cambiato, secondo me, e in peggio, anche il modo di vivere la piazza da parte delle persone“.

Prosa e prosit
Prosa e prosit

Alla richiesta di qualche aneddoto sulla clientela, Loris ci ha raccontato “di quella volta in cui 45 portoghesi arrivati a Vicenza, alle tre e mezza del pomeriggio mi hanno chiesto qualcosa da mangiare, e in meno di un’ora, da solo, li ho serviti tutti” oppure di quando “all’una di notte un’intera orchestra si è presentata alla mia porta per cenare e io fino alle tre li ho fatti cenare, facendomi anche aiutare ad affettare e a servire in tavola“.

Una proposta di qualità

Loris inoltre ci ha spiegato che “sono riuscito a far suonare qui molti artisti di cui sono molto orgoglioso, grazie anche alla collaborazione con il conservatorio, perché anche se non sono famosi nel mainstream, hanno collaborato con i più grandi artisti e sono molto bravi. Parlo di gente del calibro di Marco Iacampo, che con la chitarra fa cose straordinarie. Ho fatto suonare gente da Napoli, Palermo, Roma, Avellino, come, per dirne uno, Pier Cortese“.

Una nuova vita con il tennis

Si chiude un capitolo, ma se ne riapre un altro, aggiungendo, oltre all’enogastronomia e alla cultura, un’altra grande passione, e quasi professione, di Loris, cioè il tennis. La sua intenzione infatti è quella di far rivivere il mood di raffinatezza culturale del Matteotti al Bistrot del tennis, a poche centinaia di metri, che ha già ospitato finora alcuni eventi, come il compleanno di VicenzaPiù lo scorso 26 febbraio.