In questi giorni di soddisfazione per la salvezza conquistata sul campo e soprattutto per l’arrivo di un’offerta di acquisto (da parte di Renzo Rosso, ndr) concreta e credibile del Vicenza Calcio, Cisl Fisascat nella nota che pubblichiamo richiama l’attenzione su un nodo delicato ancora da sciogliere nella vicenda del club biancorosso: le sorti degli 11 dipendenti della società (impiegati al Menti, ndr) ormai fallita che hanno ricevuto il preavviso di licenziamento, ma che fino all’ultimo hanno lavorato per il bene della società e della sua maglia, pur avendo ciascuno di essi diverse mensilità in arretrato.«Dopo tante difficoltà e incertezze, – sottolinea Giovanni Battista Comiati, segretario generale di CISL-FISASCAT – confidiamo che questo epilogo positivo su tutti i fronti, sportivo ma soprattutto societario e finanziario, sia la premessa per risolvere positivamente anche la situazione degli 11 lavoratori del club biancorosso che negli ultimi mesi hanno continuato con la massima professionalità e impegno a garantire la continuità dell’esercizio provvisorio e di tutti i servizi necessari per sostenere la squadra. Auspichiamo quindi che l’offerta di acquisto pervenuta preveda anche la continuità di tutti i rapporti di lavoro in essere e l’apertura quanto prima di un tavolo sindacale per garantire, oltre a una squadra per la città di Vicenza, anche il lavoro per i suoi dipendenti». Dipendenti che al momento restano in attesa di conoscere il proprio futuro, ma anche di ricevere – ciascuno di essi – tra le tre e le quattro mensilità arretrate, relative all’ultimo periodo di attività prima della dichiarazione di fallimento avvenuta a gennaio.
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