Felice come tutti i vicentini per la notizia di Vicenza che fa parte delle dieci candidature per la “capitale della cultura 2024”, mi permetto di rammentare alcuni “dettagli” del recente passato al fine di una loro definizione senza ulteriori dimenticanze (magari condizionate da urgenti necessità progettuali per l’ambito suddetto concorso).
Trattasi di piccole opere come la promessa messa a dimora di un nuovo albero di rilevanti dimensioni al posto dell’ex centenario cedro del Libano posto nel piazzale del supermercato Lidl di San Pio X a Vicenza, per ora simbolicamente sostituito da un minuscolo faggio impiantato da qualche nostro buon concittadino.
Sempre nella medesima area, non sono ancora stati avviati i lavori per la realizzazione del nuovo archivio comunale (opera compensativa conseguente alla realizzazione sempre del supermercato Lidl). Ma forse questa opera è stata fortunatamente annullata magari per destinare i suo previsto ingente importo economico per una riqualificazione di qualche altro immobile comunale e/o per la realizzazione di qualche bosco urbano nella zona …
Infine i cinque metri circa della divelta recinzione nella chiesa di Santa Corona prospiciente Corso Palladio: è forse necessario qualche particolare stanziamento del prossimo PNRR per il suo ripristino ?
Grato per l’attenzione e auspicati concreti fattivi riscontri ricordando che la Cultura è fatta di dettagli e memoria.
Lucio Zaltron