“Mettere in sicurezza il territorio comunale di Vicenza interessato dall’attraversamento di tre fiumi: Bacchiglione, Retrone, Astichello” è la necessità evidenziata da Giovanni Rolando, consigliere comunale del Pd nonché consigliere della commissione permanente “Sviluppo economico””, che poi aggiunge che è “indispensabile intervenire con urgenza sull’assetto idrogeologico per la sostenibilità dello sviluppo” nella nota che pubblichiamo di seguito e che evidenzia i seguenti passaggi.
Otto milioni di euro.
In ballo otto milioni di Euro per fare bene e presto l’opera di invaso sul Bacchiglione senza rinvii e ritardi, perché l’acqua di piena non aspetta la burocrazia.
Opera di invaso a monte di Viale Diaz
Per la realizzazione dell’Opera d’Invaso sul fiume Bacchiglione a nord di Viale Diaz, sono stanziati da tempo le risorse finanziarie necessarie.
I lavori di cantierizzazione, pur con la consegna lavori avvenuta in data 13 giugno 2019, sono iniziati in ritardo di cinque mesi, in questo mese di novembre, in cui ricorre il nono anniversario della grande alluvione di Ognissanti 2010; che causò danni enormi nel vicentino e a Vicenza in particolare, causando, purtroppo, anche una vittima.
C’è da rispettare il Decreto Legislativo 81/ 2008 che stabilisce norme cogenti e vincolanti per le Amministrazioni pubbliche per la tutela e lo sviluppo del territorio.
Quest’opera di invaso sul fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz, confinante con la vicina base militare Usa di Viale Ferrarin, ha visto l’avvio del cantiere nell’ambito della programmazione e gestione FSC, il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, con la corresponsabilità della Regione Veneto attraverso l’assessorato all’ambiente e alla protezione civile e in condivisione con il Genio civile di Vicenza.
La committente, ovvero la Regione Veneto, ha assegnato l’esecuzione dei lavori all’impresa associazione temporanea di imprese ATI con capogruppo la Travesro srl insieme con Coima di Camisano Vicentino e con due ditte subappaltatrici, la Costruzione Molon, l’impresa Cogato ed anche la SAP, società arcgheologica di Mantova.
La data di ultimazione lavori dell’invaso è fissata dal cronoprogramma per febbraio / marzo 2021, per un importo contrattuale di Euro 7.667.500 e 372.000 Euro di oneri per la sicurezza.
Trasparenza e informazione ai cittadini
Per la totale trasparenza e informazione ai cittadini contribuenti e perché quest’opera pubblica così importante per Vicenza e i vicentini, sia realizzata a perfetta regola d’arte e collaudata nel rispetto della tempistica, ho presentato, come atto ispettivo, un’Interpellanza urgente al sindaco, primo responsabile della salute e sicurezza dei cittadini.
Anche alla luce dei tanti riferimenti di attualità, non proprio positivi, di questi giorni di alluvioni in Italia e segnatamente in territorio veneto e non solo per le maree così disastrose di Venezia, “mi auguro che il sindaco Rucco senta la doverosa esigenza istituzionale di fornire tutte le informazioni nelle apposite sedi di commissione e in Consiglio, promuovendone l’urgente convocazione. Al fine di fornire una dettagliata relazione del progetto esecutivo delle varie fasi di esecuzione e per la garanzia della sicurezza delle persone, delle abitazioni e del territorio di Vicenza“
Viabilità sicura
Otto mesi per completare l’opera appaiono sufficienti.
Nel contempo il sindaco si adoperi per far rispettare il codice stradale e l’ordinanza che vieta mezzi pesanti di 7,5 tonnellate in Vale Dal Verme, che poi vuol dire anche viale Diaz che ne è la prosecuzione fino alla rotatoria dell’Albera. Ancor più necessaria è questa opera di vigilanza e controllo sulla viabilità in corrispondenza dell’intensificazione del traffico dei camion da e per il cantiere dell’opera d’invaso delle acque.
Giovanni Rolando, consigliere della commissione permanente “Sviluppo economico”
