Da circa una settimana gli attivisti del centro sociale Bocciodromo di Vicenza hanno occupato uno dei tanti spazi abbandonati della città, ovvero un terreno adiacente l’ex fabbrica di Pettinatura della Lanerossi, stabilimento abbandonato dal 1994 che, rimanendo in mano a privati che non hanno interesse nel metterci le mani, rimane un buco nero insanabile per il Comune nel quartiere Ferrovieri.
Focus sul quartiere Ferrovieri
Quartiere che subirà profonde trasformazioni per i lavori dell’alta velocità. Tra le mastodontiche opere infrastrutturali previste però non ci sarà una compensazione su questo buco nero: la fabbrica fantasma rimarrà lì dov’è e il terreno adiacente verrà cementificato per il cantiere.
Il bosco
Su questo terreno sono cresciute delle piante particolari, frutto dei gusti esotici e dell’amore per i viaggi del proprietario della fabbrica, oltre che una vegetazione autoctona. È inoltre frequentato da tassi e caprioli. Gli attivisti del Bocciodromo hanno anche lanciato una petizione per salvare questo bosco/foresta, che potrebbe diventare un enorme e veramente suggestivo parco cittadino, con un albero monumentale rarissimo e la fabbrica potrebbe diventare un museo contemporaneo o comunque una struttura utile alla cittadinanza.
Al Bocciodromo si parla del libro “Vicenza. Città (quasi) bellissima” e del mensile VicenzaPiù Viva
Sabato 18 maggio alle 19 presso il centro sociale Bocciodromo ci sarà la possibilità, oltre che di vedere il bosco creatosi nell’ex fabbrica Lanerossi, di parlare del libro di Tommaso De Beni “Vicenza. Città (quasi) bellissima” e del numero 7 del mensile VicenzaPiù Viva che ha come copertina proprio il Bocciodromo. Nel numero, infatti, troverete un’ampia intervista di Giulia Guidi all’attivista Marta Lovato.
Il libro di De Beni passa in rassegna una serie di spazi abbandonati o nati male di Vicenza e affronta il tema della vivibilità di una città da diversi punti di vista, legando alcuni aspetti come per esempio le piste ciclabili al concetto di città democratica e inclusiva. L’alfa e l’omega degli spazi abbandonati sono proprio due ex fabbriche della Lanerossi, a Borgo Berga e appunto, ai Ferrovieri dietro al Bocciodromo.
Un quartiere che tra l’altro verrà completamente ridisegnato, per non dire stravolto, dal progetto cosiddetto TAV. Di questo e tanto altro si potrà discutere sabato con il giornalista vicentino Tommaso De Beni, autore del libro, e con Giovanni Coviello, curatore della collana Vicenza Popolare, di cui il libro è l’ultimo titolo, e direttore di questa testata e del cartaceo, che dopo il Caracol si è occupato del carcere, della prostituzione, del lavoro e del Bocciodromo, dimostrando, oltre che al connaturato spirito di inchiesta, attenzione verso i temi sociali.