A palazzo Trissino si è svolta la celebrazione per il trentennale della prima iscrizione del sito “Città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto” nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco, avvenuta il 17 dicembre del 1994 durante la 18esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco.
“Questo trentennale è un’occasione per riflettere sul patrimonio di cui siamo custodi a Vicenza, e non solo – ha esordito il sindaco del Comune di Vicenza, Giacomo Possamai -. C’è un percorso che ancora possiamo e dobbiamo fare per valorizzare e far conoscere, oltre che custodire, questo splendido patrimonio di cui siamo eredi. L’evento che celebriamo oggi è quindi anche un’occasione per acquisire quella consapevolezza relativa alla fortuna e alla responsabilità che abbiamo sulla custodia di questa preziosa eredità artistica e culturale. Questo convegno è dunque l’occasione sia per fare il punto della situazione, che per ragionare sugli investimenti futuri.
Per la prima volta, ad esempio, stiamo arrivando a definire con la Regione e tutti gli altri enti coinvolti un soggetto giuridico, quindi un’associazione o una fondazione, che avrà il compito di lavorare per la conservazione e la valorizzazione di questo patrimonio. Questo significa riuscire a costruire politiche culturali e turistiche comuni: è un grande passo avanti, di cui si parlava da tanti anni, dove la Regione e gli altri enti metteranno delle risorse”.
In una sala Stucchi piena in ogni ordine di posto, dopo il saluto del primo cittadino, sono intervenuti l’assessore allo sviluppo economico e al territorio del Comune di Vicenza, con delega al sito Unesco, Cristina Balbi e il consigliere delegato alle buone pratiche del Comune di Vicenza e membro del direttivo dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Stefano Dal Pra Caputo, oltre a numerose altre autorità politiche e culturali del territorio vicentino e non. Il convegno è anche stata l’occasione per presentare l’illustrazione grafica dedicata al trentennale, ideata dall’illustratore Ale Giorgini e realizzata da Giancarlo Busato, maestro d’arte della Bottega Storica Stamperia d’arte Busato: una copia litografica numerata dell’opera è stata consegnata ai referenti di ciascun bene palladiano iscritto nel sito.
“Trent’anni dalla prima iscrizione della Città di Vicenza nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco sono un traguardo importante di un cammino complesso ma che ha portato ampi risultati. Quello di Vicenza è bene ricordarlo è un sito di tipo seriale a dislocazione multipla, un progetto avviato con l’iscrizione del 1994 fondata sulle ricchezze architettoniche palladiane della città berica, ed esteso poi due anni dopo a 24 ville venete cinquecentesche, progettate da Andrea Palladio, distribuite nelle province di Vicenza, di Verona, Padova, Venezia, Rovigo e Treviso. Il titolo Unesco va letto come un omaggio alla straordinaria figura dell’architetto veneto cinquecentesco, ma anche come riconoscimento della particolare importanza rivestita dalle ville nel patrimonio dei beni culturali del Veneto come espressione della cultura territoriale della nostra regione, testimonianza della nascita e dello sviluppo di una rete di organizzazione, spaziale, figurativa ed economica, del territorio”.
L’assessore regionale alla Cultura e al Territorio, Cristiano Corazzari, interviene così in occasione delle celebrazioni dell’anniversario del trentennale della prima iscrizione del Sito “Città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto” nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
“Lo sguardo ora va rivolto al futuro, all’importanza degli aspetti della valorizzazione e della conservazione di questo inestimabile patrimonio- aggiunge Corazzari-. È con questo spirito che la Regione del Veneto ha sottoscritto con il Comune di Vicenza una lettera d’intenti per la costituzione di un soggetto giuridico per la tutela, conservazione e valorizzazione del sito. E’ già stata costituita una Cabina di Regia da cui avrà origine un nuovo soggetto che non potrà che nascere dalla comune volontà delle parti coinvolte di instaurare un rapporto di azioni sinergiche, attraverso un percorso condiviso, destinato a gestire e valorizzare in tutte le sue forme questo sito Unesco, il quale rappresenta una componente fondamentale del patrimonio storico artistico e culturale del Veneto”.