Vicenza, cittadino guineano arrestato dalla polizia con passaporto falso

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Questura di vicenza solo 3 nuovi agenti

Un cittadino guineano di 24 anni è stato arrestato a Vicenza dall’ufficio immigrazione della Questura di Vicenza perché sorpreso in possesso di passaporto falso.

“Nel 2016 – spiegano dalla questura -, appena maggiorenne, era entrato in Italia in maniera illegale su un barcone approdando sulla costa siciliana a Lampedusa. Subito soccorso ed accompagnato in una comunità di accoglienza di Padova, il giovane aveva formalizzato la richiesta di asilo.

Ma nel 2018 la Commissione territoriale competente aveva rigettato la sua richiesta di protezione internazionale. Il ragazzo aveva comunque dato prova di essere inserito nel contesto lavorativo italiano e pertanto, a seguito di ricorso avverso il provvedimento di diniego della protezione internazionale, aveva ottenuto dal Tribunale di Venezia la concessione di un permesso di soggiorno per protezione speciale, titolo che gli era stato rinnovato sino ad oggi.

Al fine di ottenere un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, il giovane, trasferitosi nel frattempo nella città di Thiene, si era recato all’Ufficio immigrazione della Questura di Vicenza, esibendo un passaporto diplomatico riportante i suoi dati.

Il documento esibito dal cittadino guineano, apparentemente rispondente ai requisiti previsti per un passaporto, ha fin da subito insospettito i poliziotti in servizio alla sezione permessi di soggiorno, esperti in falso documentale. Grazie agli ottimi rapporti intrattenuti con Consolati e Ambasciate estere, è stato fin da subito possibile appurare che il passaporto non era valido. Pertanto l’uomo, fino ad oggi incensurato, è stato tratto in arresto da personale dell’Ufficio Immigrazione e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.