Vicenza con assessore Tosetto presente a Roma con 40 comuni per chiedere al governo un piano casa per le emergenze abitative

«Servono una legge e finanziamenti per risposte concrete ai cittadini»

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Da sinistra Alessandro Zini (assessore di Udine), Matteo Tosetto (Vicenza), Luisa Ceni (Verona), Francesca Benciolini (Padova), a Roma di fronte al Parlamento
Da sinistra Alessandro Zini (assessore di Udine), Matteo Tosetto (Vicenza), Luisa Ceni (Verona), Francesca Benciolini (Padova), a Roma di fronte al Parlamento

Anche il Comune di Vicenza ha preso parte al sit-in organizzato questa mattina a Roma, in piazza Capranica, per chiedere al Governo un piano casa nazionale e nuovi finanziamenti per affrontare l’emergenza abitativa. Presenti oltre 40 amministratori comunali da tutta Italia, tra cui l’assessore alle politiche sociali e abitative di Vicenza, Matteo Tosetto, insieme alle assessore Francesca Benciolini di Padova e Luisa Ceni di Verona.

«Una legge per risposte certe»
«Siamo qui oggi per rappresentare i Comuni in piena emergenza abitativa e chiedere al Governo un piano casa e una legge quadro sull’edilizia residenziale pubblica e sociale – ha dichiarato Tosetto –. Serve rifinanziare il fondo nazionale per gli affitti e quello per la morosità incolpevole, strumenti che fino a due anni fa ci permettevano di dare risposte concrete a chi aveva difficoltà a pagare l’affitto. Senza queste risorse, il nostro margine di azione è ridotto al minimo, nonostante il sostegno garantito dai fondi del PNRR.»

Proposte e mobilitazione
Le richieste dei Comuni, raccolte dall’Alleanza Municipalista, sono state condensate in cinque punti fondamentali:

  1. Legge quadro sull’edilizia residenziale pubblica e sociale, con uniformità nei diritti di accesso e permanenza, recupero di immobili e creazione di soggetti come le Housing Associations.
  2. Assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati, da destinare a politiche abitative e all’edilizia studentesca.
  3. Rifinanziamento dei fondi nazionali per affitti e morosità incolpevole, per sostenere le famiglie in difficoltà.
  4. Regolamentazione degli affitti brevi turistici, per mitigare gli effetti sul sistema abitativo.
  5. Misure strutturali per emergenze abitative e senzatetto, con risorse dedicate.

Un appello al governo
Durante il sit-in, i rappresentanti hanno invitato il Governo e il Ministro per le politiche abitative Matteo Salvini a discutere queste proposte e a invertire la rotta dopo decenni di disinvestimento nel diritto all’abitare. «Ogni giorno il diritto alla casa è messo in discussione, mettendo a rischio anche altri diritti fondamentali come salute, lavoro e istruzione – hanno spiegato i promotori –. Serve un piano nazionale per moltiplicare gli sforzi delle città e assicurare un futuro dignitoso ai cittadini.»

L’iniziativa ha raccolto adesioni da numerosi Comuni e rappresentanti locali, segno di un’urgenza condivisa per affrontare la questione abitativa su scala nazionale.