Vicenza degradata e insicura, Da Adesso in Poi non molla sull’argomento e attacca Rucco

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Ex Carcere San Biagio di Vicenza degradata
Sandro Pupillo, Da Adesso in Poi

Una Vicenza degradata ed insicura: è quella descritta da Sandro Pupillo di Da Adesso in Poi che ritorna sull’argomento. Meno di 10 giorni fa, infatti, il gruppo che ha deciso di affiancare la candidatura a sindaco di Giacomo Possamai alle prossime comunali, era intervenuta sul tema parlando dell’Ex Carcere di San Biagio (leggi qui).

“Non c’è settimana – commenta Pupillo – che passi senza notizie nei giornali o in tv sulla scoperta di nuove aree vicentine degradate, di attività criminali, di atti violenti. Spazi che diventano rifugio di sbandati, ma anche inevitabilmente luoghi di microcriminalità, sporcizia, pericolo. Per non parlare di furti, vandalismi, risse, che sono ormai all’ordine del giorno. Siamo preoccupati dal degrado sociale e urbano che sta conoscendo Vicenza.

La verità è evidente a tutti tranne che a Rucco e al suo cerchio magico, chiusi nel Palazzo e forse ormai incapaci di vedere la realtà che i vicentini vivono ogni giorno. C’è stato un complessivo scadimento della qualità della vita nella nostra città. L’ex carcere di San Biagio, l’ex Lanerossi, l’ex centrale Enel, i parcheggi e i parchi trasformati in bivacchi o luoghi di spaccio sono solo alcune delle aree critiche della nostra città. Con effetti sociali negativi, continua Pupillo: Da un lato cresce il numero dei luoghi ‘persi’ a cui la città ha dovuto rinunciare; dall’altro cresce l’insicurezza, specie per anziani, donne, bambini, il cui diritto di vivere la città in piena libertà e tranquillità viene calpestato.

Non vediamo poi – prosegue il capogruppo di Da Adesso in Poi – alcuna azione dell’amministrazione particolarmente efficace per ciò che concerne la sensibilizzazione nelle scuole rispetto a tematiche tornate oggi ad essere emergenziali quali ad esempio lo spaccio e il consumo di droghe pesanti. Così come non vediamo alcuna azione amministrativa efficace per fronteggiare e ridurre le situazioni di marginalità sociale, se non quelle fintamente repressive che non portano a nulla.

Tutto questo per i cittadini è particolarmente odioso perché il sindaco Rucco ha impostato l’intera campagna elettorale di cinque anni fa sulla sicurezza, con la promessa di risolvere i problemi di Campo Marzo e di altri punti critici e di ridurre il degrado. Purtroppo, cinque anni dopo, di quelle promesse non è rimasto niente, se non le sparate della nuova campagna elettorale. Con nuove promesse che hanno il sapore della beffa, dopo cinque anni di fallimenti e inazione.

Ritengo infine – conclude Pupillo – che i temi legati alla sicurezza non devono mai essere disgiunti dall’inclusione sociale e dalla lotta alle povertà e alle marginalità che non possiamo ignorare né risolvere semplicemente con metodi repressivi o allontanandole dagli occhi. La prossima amministrazione dovrà affrontare tali questioni con più determinazione, coraggio e anche immaginazione: mettendo assieme una rinnovata attenzione sociale a un più capillare controllo del territorio, anche ricorrendo alle innovazioni tecnologiche che oggi sono a disposizione”.


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