Vicenza è una città bellissima. E anche una città affascinante. Infatti, al di la del turismo più o meno importante e intenso a seconda delle stagioni e delle attrazioni, è una città che ospita molti “forestieri”. E non mi riferisco alle presenze né di immigrati né di soldati, ma di persone che avendo concluso la loro attività lavorativa, ritengono Vicenza il luogo ideale per viverci. Ma altri ancora la scelgono proprio per lavorarci e viverci, fare famiglia. Solitamente questi “foresti” diventano più vicentini di tanti nati a Vicenza. Bellissima ma anche spesso trascurata (la foto riprende l’angolo fra Corso Andrea Palladio e Contrà Santa Corona).Qualcuno, in questi anni, aveva preso l’impegno di farla ancora più bella. Pare proprio che non ci sia riuscito per nulla. Tante parole, tanto rumore mediatico, tante promesse ma fatti pochi assai. Verrebbe voglia di adottare uno slogan apparso, mi pare di ricordare, recentemente a Genova. Qualche buontempone, sull’onda delle valanghe di promesse elettorali, ha scritto, a lettere cubitali “non vogliamo più fatti ma promesse”. Forse sperando che avvenisse il contrario. A Vicenza il Documento Programmatico del sindaco per la legislatura 2013-2018, è pieno di promesse, ribadite anche da alcuni suoi assessori. Tra le tante proprio quella di fare più bella Vicenza. Un tempo si usava dire, in queste circostanze, “promesse da marinaio”. Passeggiando in centro storico e risalendo da piazza Matteotti per portarsi a Santa Corona prima, dove esiste uno dei dipinti, il Bellini, tra i più belli del mondo, e poi in Piazza dei Signori, e al resto delle meraviglie vicentine, il viandante trova una indicazione che gli permette di andare diritto alla chiesa, e poi trova una notevole dose di altre indicazioni. Tanto per andar di fretta cito, quale esempio, San Lorenzo, la Cattedrale, la Basilica di Ss. Felice e Fortunato, San Rocco, ecc. ecc. ecc. Insomma, tutto, o quasi, quel che può servire al turista. Ma, come spesso accade vi è un ma. Il tutto appare così mal messo, così poco invitante e talmente scoraggiante che allo sprovveduto turista, ma di palato raffinato, non viene certo in mente di pensare a Vicenza come una bellissima, e ben curata, città. La segnaletica, specie quella riferita ai monumenti e all’arte, alle cose importanti e che ben rappresentano una città, dovrebbe di per se essere una rappresentazione bella e attraente, quindi ordinata, pulita. Accogliente. Invece non appare certo così. Basta guardare come si presenta l’angolo fra Corso Andrea Palladio e Contrà Santa Corona. Non è certo esaltante e tanto meno risulta rispondere alle promesse fatte dalla amministrazione comunale all’intera città e ai suoi cittadini. Appunto “promesse da marinaio” Con il massimo rispetto per i marinai.
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