Vicenza, giovedì 20 e venerdì 21 settembre 2018 una lectio magistralis di architettura al Teatro Olimpico

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Una due giorni di formazione dedicati all’illuminazione si terrà giovedì 20 e venerdì 21 settembre a Vicenza con la Lectio Magistralis al Teatro Olimpico (giovedì ore 10.30), la lezione al Palazzo delle Opere Sociali (giovedì ore 14 e venerdì ore 9), la visita alla Cava Arcari (giovedì ore 20.30) e la visita guidata alla mostra di architettura in Basilica Palladiana (venerdì ore 14), protagonista il maestro della luce Mario Nanni. La due giorni di eventi formativi – un percorso di alta formazione sulla cultura della luce e dell’energia – la partecipazione all’intero programma consente agli iscritti all’Ordine degli Architetti di ottenere 16 crediti formativi – è organizzata da Viabizzunoscuola in collaborazione con il Comune di Vicenza, l’associazione culturale Abacoarchitettura, l’Ordine degli Architetti di Vicenza.
È inserita tra le attività collaterali della mostra ?David Chipperfield Architects Works 2018′, in corso fino al 7 ottobre alla Basilica Palladiana di Vicenza, di cui Mario Nanni ha curato il progetto di illuminazione.
“A luce costante” è il nome dell’affascinante percorso di formazione per presentare un mestiere, una cultura, una filosofia del fare che il fondatore di Viabizzuno, società che progetta illuminazioni in tutto il mondo, trasferisce in ogni suo progetto. Una cultura trasversale che attraversa tutte le arti, perché la luce studia, impara, collega e illumina tutti i saperi dell’uomo. Dall’alta tecnologia del suo brevetto n55 alla poesia di luce offerta al Mosè di Michelangelo, dai primi sistemi di illuminazione a scomparsa totale (nati negli anni ’80 e ancora oggi utilizzatissimi quando la luce si integra con l’architettura) al grande edificio realizzato da Oscar Niemeyer di Palazzo Mondadori a Segrate, i progetti di Mario Nanni diventano sfide e opportunità per costruire discorsi progettuali diversi. Proprio a Vicenza, il fondatore di Viabizzuno incontra la luce costante di Palladio, che si manifesta tramite le serliane, un sistema ingegnoso e decorativo che permette all’architetto di dare un nuovo involucro del loggiato alla sede delle magistrature pubbliche della città – la Basilica – apportando vari accomodamenti, mutando ogni volta.
La luce si mette al servizio dello spazio, si integra, diventa materiale da costruzione, strumento invisibile in grado di emozionare e comunicare, di unire in un solido legame chi progetta, chi costruisce, chi abita l’architettura. E’ l’emozione del nulla, l’incanto di vivere nella luce giusta. la cultura della luce di Mario Nanni si fonda sulla coscienza di questa responsabilità, tra fare artigiano e sapere tecnologico: progettare richiede un principio e un’etica, risponde a una passione e a un dovere. E’ una vocazione. «Oggi viviamo in un mondo che cerca una finta specializzazione e non la conoscenza. Tutto diventa apparenza e superficialità, al contrario, la vocazione è avere per mestiere la propria passione». Sono questi i principi che guidano l’arte del maestro della luce: l’arte del fare e l’arte del tramando.

Le iscrizioni agli eventi del percorso di alta formazione, salvo esaurimento dei posti, terminano giovedì 20 settembre alle ore 10. Per ulteriori informazioni: organizza@viabizzuno.com
Mario Nanni
Elettricista e artigiano, progettista, artista e poeta, è il maestro della luce. In quarantacinque anni di esperienza e di mestiere, ha lavorato con grandi artisti e architetti illuminando musei, monumenti, piazze, negozi, case e palazzi. Con il suo fare – la sua visione e le sue mani – Mario Nanni ha costruito un percorso che, a partire dalla creazione di Viabizzuno nel 1994, lo ha condotto a una consacrazione internazionale: le collaborazioni con i più grandi architetti, l’illuminazione di capolavori assoluti, le poesie di luce (che hanno illuminato, tra gli altri, il Teatro alla Scala nel 2009, il palazzo della civiltà italiana nel 2015, il Palazzo Mondadori nel 2017) e infine Virgola, il suo spazio museale e casa-bottega inaugurato a Bologna nel 2016.