Vicenza in Lirica: il 17 giugno al Teatro Olimpico con i capolavori di Monteverdi

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Il fascino barocco della musica di Monteverdi e lo splendore artistico del Teatro Olimpico inaugurano il Festival Vicenza in Lirica 2022, l’appuntamento musicale che da ormai dieci anni riempie di note l’estate di Vicenza con due perle, due tesori del repertorio barocco: il “Ballo delle ingrate” e il “Combattimento di Tancredi e Clorinda” di Claudio Monteverdi.

Saranno questi due titoli a dare il via il 17 giugno alle 21 al Teatro Olimpico, alla decima attenzione di Vicenza in Lirica, organizzata dall’associazione Concetto Armonico, con il sostegno del Ministero della Cultura, con sostegno e collaborazione del Comune di Vicenza, Agsm Aim, con il sostegno della Provincia di Vicenza, con il patrocinio della Regione del Veneto e della Fondazione Teatro La Fenice e con numerosi sponsor privati, linfa vitale del Festival che ogni anno attrae spettatori da tutta Italia e dall’estero e che si conferma realtà artistica di grande prestigio e richiamo.

Le due preziose pagine monteverdiane, tratte dall’VIII libro dei Madrigali pubblicato nel 1638, Madrigali guerrieri et amorosi, saranno il primo dei tre appuntamenti di giugno, fortemente voluti dal direttore artistico Andrea Castello, per celebrare la Festa della Musica Europea. Una particolare e attesissima occasione che vedrà la speciale e fondamentale collaborazione del Conservatorio di Santa Cecilia e del grande contralto Sara Mingardo, la quale metterà la propria esperienza al servizio dei bravissimi artisti coinvolti. Daranno voce e presenza ai personaggi Gennaro Di Filippo, Antonia Salzano, Isabella De Massis, Marta Pacifci, Alina Tugusheva, Roberto Manuel Zangari, Jesus Hernandez. Fondamentale sarà anche l’apporto dei danzatori Yari Molinari, Silvia Pinna, Martina Moroni e Giada Sereni. Protagonista imprescindibile sarà l’Ensemble Caecilia Antiqua (formato da David Simonacci al violino I, Valentina Nicolai al violino II, Gianfranco Russo alla viola, Marco Contessi al violone, Luca Peverini al violoncello, Francesco Tomasi e Michele Carreca alle tiorbe e liuti), una delle realtà strumentali più richieste e affermate in questo repertorio, concertato da Angelo Naccari, maestro al cembalo.

La parte visiva vedrà il gradito ritorno di Cesare Scarton, responsabile della mise en espace, regista di solida carriera, che proprio a Vicenza ha suscitato unanime consenso con la sua messa in scena del Polidoro, l’opera di Antonio Lotti, che ha avuto la sua prima assoluta proprio al Festival nel 2018. Le coreografie dei due titoli saranno curate rispettivamente da Silvia Pinna e Daniele Toti, mentre i costumi porteranno la firma di Giuseppe Bellini, il trucco Rosanna Carollo e le acconciature GB Parrucchieri.

Le pagine scelte per aprire il Festival 2022 rappresentano autentici capisaldi all’interno della vastissima produzione di Monteverdi.

Il Ballo delle ingrate fu nel 1608 uno dei culmini delle celebrazioni delle nozze (brevi, lo sposo morirà solo dopo quattro anni) tra il Duca di Mantova Francesco Gonzaga e la Infanta Margherita di Savoia. Il matrimonio, uno dei più sontuosi organizzati dalla dinastia regnante mantovana secondo i racconti dell’epoca, si esaltò nei grandi apparati scenografici (si narra addirittura di un’autentica naumachia davanti al Castello di San Giorgio) e nelle note di Monteverdi. Il compositore cremonese, che classificò questo madrigale come “rappresentativo”, diede voce attraverso i versi del celebre poeta e librettista Ottavio Rinuccini, all’amore, sentimento da cogliere prima che la giovinezza sfiorisca e condanni uomini e donne all’inferno.

Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, definito madrigale amoroso, autentica rivelazione del genio drammaturgico di Monteverdi, vide la luce a Venezia nel 1624, tra gli splendori del salotto del nobile Girolamo Mocenigo di San Stae, alla presenza della più raffinata nobiltà della Serenissima, e venne dedicato alla “Sacra Cesarea Maestà dell’Imperator Ferdinando III”, diplomatico abile (determinante nella conclusione della devastante guerra dei trent’anni) sovrano illuminato, compositore per diletto, sensibile alla musica italiana di cui favorì la diffusione in Austria. I versi di Torquato Tasso (una miscellanea tra La Gerusalemme liberata e la sua riscrittura, la Gerusalemme conquistata) nella musica di Monteverdi danno luogo ad una delle realizzazioni più paradigmatiche della Teoria degli Affetti e dello stile “concitato” sviluppato dal compositore.

Monteverdi accende l’estate di Vicenza in Lirica, che prosegue la sua preziosa galleria di appuntamenti il giorno successivo, 18 giugno, con un concerto lirico benefico, sempre al Teatro Olimpico, in favore di AssiGulliver – Associazione Sindrome di Sotos Italia e sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo. L’anteprima di giugno del festival si chiude il 21 giugno, giornata della Festa della Musica Europea, con un concerto al Giardino del Teatro Olimpico intitolato Amore, Virtù ed Estasi: un florilegio di pagine barocche interpretate dal soprano Valentina Di Blasio, accompagnata dall’Ensemble da camera I Carissimi e dal Maestro Mosè Edmondo Savio concertatore al clavicembalo.

Festival Vicenza in Lirica – la Musica unisce

17 giugno – 22 ottobre 2022 direzione artistica di Andrea Castello http://www.vicenzainlirica.it

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Prenotazioni biglietteria@vicenzainlirica.it
cell. 349 62 09 712

Informazioni: info@vicenzainlirica.it
Biglietteria presso il botteghino del Teatro Olimpico (lunedì chiuso):
dal 10 giugno al 21 giugno, orari 10-12,15-17
dal 23 agosto al 10 settembre, orari 10-12,15-17

 

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Fonte: Vicenza in Lirica il 17 giugno al Teatro Olimpico con i capolavori di Monteverdi , Comune di Vicenza

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