Vicenza, in occasione del Premio Nazionale delle Arti, il Pedrollo coinvolge tutta la città

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Il XIII “Premio Nazionale delle Arti”, l’iniziativa del MIUR dedicata all’Alta Formazione Artistica e Musicale, ha visto assegnare al Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo” la sezione “Organo”, categoria che giunge per la prima volta in Veneto dalla nascita del concorso. I dieci concorrenti, ciascuno selezionato dalla propria istituzione di appartenenza, saranno impegnati al Pedrollo i giorni 3 e 5 ottobre nella prova “Eliminatoria” e in quella “Finale”, alla presenza della commissione internazionale composta da Aude Heurtematte (Presidente della giuria), Joao Vaz e Maurizio Croci. Il 6 ottobre alle ore 16, presso la Chiesa di S. Domenico annessa al Conservatorio di Vicenza, si svolgerà quindi il “Concerto del vincitore”, aperto al pubblico. Il PNA, creato con la finalità di promuovere il settore, mettendone in luce le eccellenze, è diventato l’immagine stessa della tradizione italiana in campo artistico e, oltre a mostrare il lavoro che viene svolto nelle istituzioni AFAM, rappresenta una grande opportunità per i giovani.
L’attenzione è naturalmente rivolta anche ai nuovi linguaggi artistici e all’innovazione, con l’obiettivo di rilanciare le professioni legate alla creatività. Proprio in tema di innovazione tecnologica, durante la fase finale del 5 ottobre, si terrà una sorta di “evento parallelo”: alle 15:30 il docente del Pedrollo di Multimedialità, il prof. Davide Tiso, darà dimostrazione nella Sala Concerti del Conservatorio (ingresso libero) di come, tramite appositi software e strumentazioni elettroniche, si possano ricreare fedelmente il timbro dello strumento e l’acustica della chiesa in un altro ambiente. Ecco un perfetto esempio di una nuova professione legata alla musica.

Considerata la dimensione del PNA, su proposta del direttore Roberto Antonello, con l’organizzazione del prof. Lorenzo Signorini, è stata programmata inoltre un’intera manifestazione collaterale di concerti a ingresso libero intitolata “Centofughe”, nella quale la forma organistica più tipica (la fuga, appunto) viene applicata a svariati organici e generi musicali, come il jazz e la tradizione indiana: un evento di caratura nazionale, mai realizzato prima, che mette a confronto la musica del passato con quella del presente attraverso le regole del contrappunto declinate in 100 (e più) esempi. Otto concerti distribuiti fra mattina e pomeriggio a cui parteciperanno studenti, docenti e musicisti ospiti. Si potranno ascoltare strumenti solisti e “consort” di viole da gamba, quartetti d’archi, ensemble di strumenti indiani e formazioni inusuali che proporranno ricercari e fughe composti fra il XVI secolo e i giorni nostri, da Luzzaschi a Bach, da Mendelssohn a Shostakovich e Piazzolla, fino alle composizioni dei docenti e degli studenti, su temi seri, canzoni pop, colonne sonore, sigle di cartoon, suonerie, videogiochi e altro. I concerti si svolgeranno da lunedì 1 a sabato 6 ottobre presso la Chiesa di S. Domenico e il Museo Civico di Palazzo Chiericati, nella Sala S. Bartolomeo e nel Salone d’Onore.

Al progetto hanno collaborato 109 interpreti, afferenti a tutti i Dipartimenti del Conservatorio, che hanno proposto 102 fughe.

Le date di Centofughe

1 ottobre: Chiesa di S. Domenico, ore 18:00

2 ottobre: Palazzo Chiericati, Sala S. Bartolomeo, ore 10:30

2 ottobre: Chiesa di S. Domenico, ore 17:00

3 ottobre: Palazzo Chiericati, Sala S. Bartolomeo, ore 10:30

3 ottobre: Chiesa di S. Domenico, ore 17:30

4 ottobre: Palazzo Chiericati, Salone, ore 17:30

5 ottobre: Palazzo Chiericati, Salone, ore 10:30

6 ottobre: Palazzo Chiericati, Salone, ore 10:30