Vicenza in “quarantena” da Coronavirus: immagini “spettrali”, ma anche di speranza e… sorrisi

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mascherina su Neri Pozza a Vicenza
mascherina su Neri Pozza a Vicenza

Nella Vicenza “spettrale” e silenziosa di questo folle marzo 2020 da battaglia al Coronavirus, spiccano le tante mascherine sanitarie sul viso dei pochi che passano tra le vie del centro storico. Mascherina che ha deciso di mettersela anche… la statua di Neri Pozza a ponte San Paolo, dietro la Basilica Palladiana. Davanti, invece, una piazza dei Signori così vuota si è vista raramente, come corso Palladio e Fogazzaro.

Come vuoti erano gli scaffali in alcuni supermercati il giorno dopo l’inizio della “quarantena”, anche se la corsa alla spesa i vicentini stanno capendo che non è necessaria. Ma la speranza è nei tanti striscioni preparati dai bambini col motto “Andrà tutto bene”, che campeggia anche sul portone dell’asilo nido Andrea Palladio.

O nei cartelli fuori dai negozi chiusi “come atto di responsabilità” e all’esterno dei condomini, tra canti e applausi dai balconi, per ringraziare medici e tutti i lavoratori “in prima linea”.

Come un’infermiera sorridente, impegnata in questi giorni difficili, nella struttura sanitaria privata di Villa Berica, o i giornalisti che si attrezzano per le interviste con le aste a distanza di sicurezza.

O ancora dei Carabinieri che controllano incessantemente il territorio per il divieto di spostamento, tra spazzatura da buttare che scarseggia sempre di più e vesciche dei cani prosciugate.

Lasciamo la “parola” alle immagini di una Vicenza irreale, che ricorderemo a lungo.

(qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)


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