
A Vicenza, l’ipotesi di un aumento dell’addizionale Irpef torna al centro del dibattito politico. La giunta comunale, che si riunisce oggi a Palazzo Trissino, sta valutando diversi scenari per far fronte alla situazione finanziaria dell’ente.
Lo riporta l’edizione odierna de Il Corriere del Veneto (“Vicenza e Bassano“), secondo cui la ragioneria comunale lavora da circa un mese su simulazioni e proiezioni per stimare l’impatto di un possibile ritocco al rialzo.
I numeri del bilancio comunale e i possibili scenari
Il tema si lega a doppio filo con i tagli ai trasferimenti statali operati dal governo Meloni, che hanno messo sotto pressione le casse comunali. Il sindaco Giacomo Possamai aveva già accennato alle difficoltà di bilancio, parlando di “salti mortali per fare quadrare i conti senza incidere sull’erogazione dei servizi alla cittadinanza”.
Nel 2024, l’Irpef comunale ha garantito un gettito di 11,55 milioni di euro, ma la possibilità di aumentare l’aliquota potrebbe consentire di incrementare ulteriormente le entrate. Secondo Federico Murzio del CorVeneto, la decisione non è più una questione di “se”, ma di “quando”. Le amministrazioni locali hanno infatti tempo fino al 15 aprile per modificare gli scaglioni e le aliquote in coerenza con la legge di Bilancio dello Stato. Se Vicenza procederà con l’aumento entro questa data, la nuova tassazione entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025; in caso contrario, slitterà al 2026.
Tra le opzioni sul tavolo ci sarebbe anche un’applicazione progressiva, seguendo il modello di Treviso: un incremento per i redditi più alti, lasciando invariata l’aliquota per i meno abbienti. Una scelta che potrebbe accontentare l’ala più progressista della maggioranza e ridurre le tensioni politiche interne.
L’attacco del centrodestra: “No all’aumento delle tasse”
Critiche immediate sono arrivate dall’opposizione di centrodestra, che punta il dito contro la gestione delle risorse comunali. Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, il ritocco dell’Irpef rappresenterebbe una “resa” e una strategia inaccettabile per far quadrare i conti pubblici.
“L’ipotesi di un aumento dell’addizionale comunale Irpef è un segnale che preoccupa profondamente. Ritoccare al rialzo la pressione fiscale sui vicentini non può e non deve essere la scorciatoia per rispondere alle difficoltà di bilancio”, ha dichiarato Rucco, aggiungendo che durante il suo mandato, nonostante crisi economiche e pandemiche, il Comune ha sempre evitato aumenti di tassazione.
L’ex sindaco ha poi criticato la narrativa della giunta Possamai, respingendo le accuse sui tagli governativi: “I correttivi del governo Meloni sono stati adottati con piena coscienza, per contenere una spesa pubblica fuori controllo. La sinistra preferisce mettere le mani nelle tasche dei cittadini anziché razionalizzare le spese”.
La questione è destinata a infiammare il dibattito politico nelle prossime settimane, mentre si attende la decisione finale della giunta.
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