Vicenza, la Fondazione Zoè presenta “La mente in salute tra scienza, musica, cinema e sport”

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Quali sono i comportamenti e le scelte di vita che giorno dopo giorno ci aiutano a conservare il benessere e a prenderci cura della malattia? La decima edizione di Vivere sani, Vivere bene, organizzata a Vicenza dalla Fondazione Zoé – Zambon Open Education, in collaborazione con il Comune di Vicenza, indaga sulla salute della mente con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico a un tema che negli ultimi decenni ha catalizzato la ricerca scientifica mondiale.
“Il nostro obiettivo – spiega il Segretario Generale Mariapaola Biasi – è far entrare la cura del nostro benessere nel mondo della “Cultura” intesa nel suo significato più alto, cioè come concorso alla nostra formazione in quanto individui e membri della società. Per questo motivo la scelta ideativa di Vivere sani, Vivere bene unisce medicina, scienza, filosofia, musica, economia, società, per riflettere su ciascun tema in chiave allargata e multidisciplinare. Tutti i nostri eventi, le nostre attività hanno lo stesso denominatore comune: la proposta di dare alla salute lo spazio e lo spessore che merita, per interiorizzare l’idea che “prendersi cura” è un valore che va coltivato con sollecitudine e attenzione. Che si tratti di cura di noi stessi o che sia la cura degli altri.”
“Una comunità che si prende cura di sé è una comunità che vive meglio -afferma il sindaco Francesco Rucco – per questo motivo il Comune di Vicenza sostiene con convinzione le proposte della Fondazione Zoé. Il benessere, il volersi bene devono far parte della nostra cultura e certo la rassegna “Vivere sani, Vivere bene” è uno stimolo su questa strada. Una strada che, pur percorsa dal singolo, non è solitaria e ha ricadute sull’intera società. Per questo è dovere delle istituzioni stimolarla e dovere, oltre che piacere, nostro ringraziare Fondazione Zoé – Zambon Open Education che da dieci anni ci offre spunti di riflessione, approfondimenti, buone pratiche rendendo la nostra città un vero e proprio incubatore di benessere”.

Il programma include momenti culturali, di divulgazione scientifica, di confronto e riflessione e si rivolge anche a bambini e ragazzi. L’anteprima di sabato 6 ottobre si aprirà con un’opera sonora. Partendo da registrazioni amatoriali del canto incerto dei malati di Alzheimer il duo Miscele d’Aria.Factory ha dato origine a un’opera particolarissima che si potrà ascoltare in cuffia wireless nella sede della Fondazione.

Il programma di Vivere sani, Vivere bene partirà poi il 14 ottobre con il Concerto del Risveglio, alle 7.45 del mattino, nel Tempio di Santa Corona con un recital per flauto e pianoforte di Andrea Griminelli con Amedeo Salvato. L’approfondimento scientifico sul ruolo della musica nella cura del disagio psichico proseguirà alle 11 alla Fondazione Zoé in un incontro dove si confronteranno neuropsichiatri, psicologi e psicoterapeuti. E nel pomeriggio nella Chiesa di San Giuliano un invito per tutti a ballare con «Dance Well» una sessione di danza contemporanea assieme a persone con il Parkinson per curare l’equilibrio e il movimento del corpo ma anche per vincere l’isolamento con relazioni interpersonali nuove.

Il cuore della rassegna sono gli appuntamenti scientifici di altissimo livello. Nell’anteprima di sabato 6 ottobre Giovanni Anzidei e Michela Marcon spiegheranno i benefici del protocollo «Train the Brain» che su pazienti con deficit cognitivo lieve ha dimostrato di poter rallentare l’evoluzione della demenza combinando esercizio fisico e training cognitivo.

Domenica 14 sarà invece il neurologo del CNR Giacomo Rizzolatti a spiegare, nella sala del Ridotto del Teatro Comunale, i meccanismi neuronali alla base dell’empatia. Siamo tutti convinti che dormire sonni tranquilli sia un’ottima base per una vita sana? Luigi Ferrini Strambi, lunedì 15, ci condurrà in un viaggio tra le 60 patologie del sonno. Martedì 16 ottobre, al Palazzo delle Opere Sociali, ci sarà un doppio incontro dedicato al rapporto tra malattia e speranza. Con lo psichiatra Eugenio Borgna si affronterà il versante fenomenologico più classico delle emozioni dei pazienti, con Fabrizio Benedetti, si affronterà invece lo stesso tema dall’innovativa prospettiva delle neuroscienze.

Emanuele A. Jannini, sessuologo, mercoledì 17 ci parlerà della sessualità come diritto essenziale per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, così come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Al rapporto tra malattia di Parkinson e lavoro, dal punto di vista sia psicologico sia normativo, sarà dedicata la tavola rotonda di giovedì 18 in Fondazione Zoé.

Venerdì 19, Telmo Pievani dell’Università di Padova, ci parlerà dell’evoluzione del cervello negli ultimi 300 mila anni. Mentre Maurizio Memo ci parlerà delle interazioni tra neuroni e cibo: perché sì, è il cervello che sceglie che cosa, quando e con chi mangiare. Sabato 20 l’attenzione sarà dedicata all’interazione tra gli stati infiammatori del corpo e la salute del cervello.

Alla relazione umana tra medico e paziente sarà dedicata la tavola rotonda che chiuderà la rassegna presso l’Health & Quality Factory Zambon, una riflessione importante assieme agli esperti dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per una risposta inclusiva ai bisogni del malato.