La festa di Halloween in un capannone di Vicenza è stata interrotta dalle forze dell’ordine per mancanza di autorizzazioni.
Lo rende noto questa mattina la Questura di Vicenza che informa inoltre sul fatto che sono al momento in corso “accertamenti finalizzati ad individuare le precise responsabilità di carattere amministrativo in capo agli organizzatori ed al titolare della Scuola di Ballo”.
Come è noto, infatti, l’evento era stato programmato e in corso di realizzazione la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre nei locali di una scuola di ballo siti in un capannone di via dell’Edilizia, zona industriale Ovest di Vicenza.
All’interno erano presenti per un party in maschera circa 200 giovani, che sono stati fatti allontanare con ordine da polizia, carabinieri e guardia di finanza intervenuti per far spegnere la musica ed effettuare i relativi controlli.
La questura di Vicenza precisa che la festa di Halloween “era stata ampiamente pubblicizzata tramite i canali social”, che era partecipata da “un fiume di giovani, molti dei quali minorenni e tutti in attesa di accedere al locale dove era stato organizzato l’evento per il quale avevano effettuato quasi tutti un precedente pagamento. A coloro che non erano in lista e non avevano pagato in precedenza veniva richiesta una cifra corrispondente al doppio di quella chiesta a chi si era prenotato”.
Inoltre, all’interno era stato allestito un servizio di guardaroba, un bar per la somministrazione di bevande alcoliche e non ed era presente un dj per la musica, ingaggiato dagli organizzatori e proveniente dal Padovano.
“In considerazione – spiega la Questura – della assoluta mancanza di ogni qualsivoglia tipo di autorizzazione ad effettuare l’evento e della presenza di un numero di giovani senza alcun dubbio spropositato e tale da far ritenere concreti i rischi riguardanti la
sicurezza e l’incolumità dei presenti, il Questore, al fine di tutelare la sicurezza dei
partecipanti, non ha potuto fare a meno di impartire l’ordine di fare terminare la festa,
facendo sgomberare i locali, cosa che è avvenuta in tutta tranquillità”.