Vicenza, la Rete degli Studenti Medi e i collettivi antifascisti in piazza contro “l’aggressione” al Liceo Pigafetta

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Rete degli Studenti Medi in piazza contro aggressione al Pigafetta
Rete degli Studenti Medi in piazza contro aggressione al Pigafetta

Oltre 500 persone sono scese oggi in piazza a Vicenza per partecipare a una manifestazione regionale antifascista, organizzata dalla Rete degli Studenti Medi, insieme a diversi collettivi e associazioni, in risposta all’aggressione subita da uno studente del Liceo Pigafetta la scorsa settimana. L’evento ha voluto lanciare un segnale chiaro contro le violenze di matrice neofascista e contro il clima di intimidazione che si sta diffondendo nelle scuole e nelle città italiane (leggi anche “Manifestazione antifascista a Vicenza: solidarietà e condanna dei partecipanti dopo i fatti del Liceo Pigafetta“).

L’aggressione e il contesto di crescente tensione

Il 7 febbraio, uno studente del Liceo Pigafetta è stato aggredito da militanti di Azione Studentesca, l’organizzazione giovanile vicina a Fratelli d’Italia. L’episodio si è verificato nel cortile dell’istituto, dove il ragazzo è stato inseguito, accerchiato e colpito con calci e pugni, dopo un diverbio legato alla distribuzione di volantini propagandistici da parte dei membri del gruppo.

Liceo Pigafetta Vicenza
Liceo Pigafetta Vicenza

L’aggressione non è un fatto isolato, ma si inserisce in un clima nazionale sempre più teso, caratterizzato da episodi simili avvenuti negli ultimi mesi in altre città italiane. Secondo gli organizzatori della manifestazione, la destra estrema si sente legittimata ad agire con la violenza, mentre le istituzioni rimangono in silenzio di fronte a queste derive.

Una manifestazione determinata e partecipata

Il corteo, promosso dalla Rete degli Studenti Medi, insieme ai collettivi Vicenza Ribelle, 44 Gatti e Unione degli Universitari, è partito da Viale Roma, attraversando il centro di Vicenza con striscioni e slogan contro il fascismo. Tra le richieste avanzate dai manifestanti, spiccano la messa al bando di Azione Studentesca, ritenuta responsabile di un’azione squadrista, e una presa di posizione chiara da parte delle istituzioni contro la violenza neofascista.

Rete degli Studenti Medi in piazza contro aggressione al Pigafetta
Rete degli Studenti Medi in piazza contro aggressione al Pigafetta

Al corteo hanno partecipato anche rappresentanti della CGIL, dell’ANPI di Vicenza e di associazioni studentesche del Veneto, che hanno espresso solidarietà al ragazzo aggredito e ribadito l’importanza della scuola come luogo di confronto libero e democratico.

Dichiarazioni e reazioni

“Quello che è successo è gravissimo. Un’aggressione in pieno giorno, davanti a tutti, come se fosse normale, come se fosse lecito”, ha dichiarato Alessia Spillare, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Vicenza. “Questa violenza è il frutto di un clima sempre più marcio che gruppi come Azione Studentesca stanno diffondendo nelle scuole e nelle città. E tutto questo avviene nel silenzio della politica, che non condanna e anzi continua a legittimare queste realtà.”

Rete degli Studenti Medi in piazza contro aggressione al Pigafetta
Rete degli Studenti Medi in piazza contro aggressione al Pigafetta

Anche il preside del Liceo Pigafetta, Roberto Gualtieri, ha espresso preoccupazione per l’accaduto, invitando gli studenti a mantenere alto il livello di vigilanza e a promuovere il confronto pacifico come strumento di crescita e dialogo.

L’ANPI di Vicenza, tramite una nota ufficiale, ha definito l’aggressione “un fatto gravissimo che dimostra la pericolosità della deriva neofascista che sta prendendo piede in molte scuole italiane”, chiedendo un intervento chiaro da parte delle autorità scolastiche e politiche.

Una mobilitazione destinata a proseguire

La manifestazione di oggi è solo il primo passo di un percorso che i collettivi antifascisti promettono di continuare. Già nei prossimi giorni sono previste assemblee e incontri pubblici, per approfondire le tematiche legate alla diffusione della cultura neofascista e per costruire nuove iniziative di contrasto.

“Non resteremo in silenzio”, hanno ribadito gli organizzatori. “Questa piazza dimostra che c’è una risposta forte e determinata a chi vuole riportare l’Italia indietro. Continueremo a lottare per difendere la scuola pubblica, i valori democratici e il diritto di tutti di esprimere liberamente il proprio pensiero, senza paura di aggressioni o intimidazioni.”