Nella classifica delle 10 città italiane con il maggior calo delle nascite dal 2008 al 2017 ci sono tre venete: Vicenza, Venezia e Verona. Il capoluogo berico è addirittura al secondo posto, dopo Cagliari (-43), con il -28%. Venezia è quarta con il -24 e Verona decima con il -21, che è la media nazionale, a dimostrazione del fatto che si tratta di un problema diffuso su tutto il territorio e riguarda probabilmente tutto il sistema Paese, e che si struttura inevitabilmente su più livelli.
I dati sono stati diffusi oggi da Luca Gualtieri, giornalista di “MilanoFinanza”. Il dato di Cagliari va letto in maniera diversa, alla luce delle evidenti differenze economiche tra Nord e Sud. I giovani sardi spesso lasciano la loro terra proprio per venire al Nord a studiare e cercare lavoro. E i giovani vicentini? Forse vanno all’estero, forse vanno in provincia. Lo svuotamento dei centri storici è un problema che da anni i vari sindaci del capoluoghi veneti cercano di affrontare con incentivi per le giovani coppie. I prezzi degli affitti salgono, il lavoro è spesso sottopagato e precario soprattutto nella fascia 25-35, di conseguenza fare figli diventa un lusso per gli under 40 italiani. E quando li fanno magari scelgono paesi più piccoli e non la città. Questa può essere una spiegazione logica. Alla politica l’arduo compito di mettere in campo una soluzione pratica.
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