Vicenza, serve un nuovo modo di amministrare: oltre maggioranza e opposizione

286
Maggioranza e opposizione in sala Bernarda a Vicenza
Maggioranza e opposizione in sala Bernarda a Vicenza
Avevo sperato dopo il primo intervento del Consigliere Comunale di Vicenza Isabella Sala che affermava la necessità di un’opposizione propositiva in un cambio di rotta dell’opposizione, in precedenza maggioranza. Un buon consiglio, potremo quasi dire saggio al primo ascolto.
Purtroppo né la nominata né i suoi compagni di cordata del partito Democratico e delle liste collegate hanno saputo cogliere il prezioso messaggio, forse  parola dal sen fuggita per sbaglio, più che per vera convinzione.
Peccato! Ma si sa che oggi il peccato non è più di moda, meglio essere politically correct e  fare l’opposizione per l’opposizione, insomma un’arte per l’arte di contrapporsi. Ecco quindi altri consiglieri comunali  di Vicenza a esercitare l’antica tattica, magari credendola strategia, di attaccare la Giunta Comunale un giorno sì e l’altro pure, spesso dimenticandosi che molte questioni sono la pesantissima eredità, lasciata da chi oggi timidamente cerca ancora di farsi largo, magari per qualche ristorante dove servono la Choucroute.
Ciò che stupisce è però un altro ricordo: il silenzio che gli stessi consiglieri facevano quando sedevano al potere, come se non esistessero quei problemi che sono stati accentuati proprio da dieci anni di  gestione personalistica  a due dell’amministrazione del comune di Vicenza, lasciato pure impoverito.
La democrazia, sostenevano i tanto disprezzati medioevali che di politica s’intendevano più di quelli che machiavellicamente oggi si oppongono, è “molti al bene”, non la lotta a tutti i costi, il contrasto, perfino l’intolleranza e l’individuazione di nemici supposti più che reali.
La vera  politica, dovremo un po’ tutti comprenderlo, è collaborazione, proposizione positiva, in modo che chi per  elezione  governa, possa trarre non vantaggio solo per la propria parte, ma per tutti. La massima unità nell’amministrare, pur nella differenza di prospettive, individua quel bene civile al quale tutti i cittadini debbono concorrere.
Si preferisce, invece, anche a Vicenza la lotta, la denigrazione, perfino il mancato saluto e l’alta aria di sufficienza, come se ognuno fosse un deus ex machina, che  teatralmente, scende a dare  soluzioni, che lui stesso non è riuscito a dare quando era maggioranza.
Forse è tempo a Vicenza di avviare  una relazione importante tra le parti, magari anche dismettendo i termini maggioranza e opposizione, in modo che a godere del benessere  siano tutti i cittadini visto che a Vicenza di problemi ereditati, lo sanno bene quelli che ora si oppongono, ve ne sono moltissimi che richiedono scelte importanti da compiere.
Provarci e con serenità potrebbe far bene, avendo in mente sempre che non quello che io propongo è meglio di quello che propone un altro. Temo, come  già detto, che le opposizioni attuali, silenziose sui guai vicentini per dieci anni, siano  incapaci di cambiare l’usato modo che è ormai “tradizione”, insomma un uso che è difficile mutare.
Articolo precedenteGiornata mondiale della poesia 2019: un flash mob poetico in Biblioteca Bertoliana
Articolo successivoLibera a Padova: la carica dei 50 mila in piazza contro le mafie. Luca Zaia non c’era
Italo Francesco Baldo
Italo Francesco Baldo nato a Rovereto, residente a Vicenza è stato ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Classico "A.Pigafetta" di Vicenza.Si è laureato con una tesi su Kant all’Università di Padova, ha collaborato con l'Istituto di Storia della Filosofia dell’Università di Padova, interessandosi all’umanesimo, alla filosofia kantiana, alla storiografia filosofica del Settecento e alla letteratura vicentina in particolare Giacomo Zanella e Antonio Fogazzaro Nel 1981 i suoi lavoro sono stati oggetto " di particolare menzione" nel Concorso al Premio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il 1981 cfr. Rendiconto delle Adunanze solenni Accademia dei Lincei vol. VIII, fasc.5. ha collaborato con Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Il Tempo, La Domenica di Vicenza e Vicenzapiù Tra le diverse pubblicazioni ricordiamo La manualistica dopo Brucker, in Il secondo illuminismo e l'età kantiana, vol. III, Tomo II della Storia delle storie generali della filosofia, Antenore, Padova 1988, pp. 625-670. I. KANT, Primi principi metafisici della scienza della natura, Piovan Ed., Abano T. (Pd) 1989. Modelli di ragionamento, Roma, Aracne Erasmo Da Rotterdam, Pace e guerra, Salerno Editrice, Roma 2004 Lettere di un’amicizia, Vicenza, Editrice Veneta, 2011 "Dal fragor del Chiampo al cheto Astichello", Editrice Veneta, 2017 Introduzione a A. Fogazzaro, Saggio di protesta del veneto contro la pace di Villafranca, Vicenza, Editrice Veneta, 2011. Niccolò Cusano, De Pulchritudine, Vicenza, Editrice Veneta 2012. Testimoniare la croce. Introduzione a S. Edith Stein, Vicenza, Il Sileno, 2013.