Un cittadino albanese di 37 anni è stato denunciato per maltrattamenti compiuti in famiglia dalla questura di Vicenza, diretta dal questore Paolo Sartori (qui l’azione di Sartori dal suo insediamento in città, ndr). Lo si apprende da un comunicato stampa.
“Nella mattinata di ieri, personale della Sezione Volanti della Questura di Vicenza interveniva in zona San Lazzaro a seguito di segnalazione al 113 pervenuta da una donna che affermava di essere stata aggredita e minacciata dal marito in presenza dei loro figli.
Le Volanti, giunte dopo pochi minuti, accedevano all’interno dell’abitazione dove, al loro arrivo, la donna scoppiava in un pianto liberatorio e raccontava i dettagli dell’accaduto.
Durante la interlocuzione con gli Operatori della Polizia di Stato emergeva una situazione particolarmente delicata.
I rapporti tra i due coniugi, infatti, secondo quanto dichiarato dalla vittima, si sarebbero deteriorati a seguito delle numerose liti sfociate, nella mattinata di ieri, in vere e proprie aggressioni fisiche.
La donna, inoltre, accolta negli uffici della Questura, riferiva un ulteriore dettaglio afferente un pregresso episodio verificatosi lo scorso mese di aprile nel corso del quale il marito le avrebbe puntato contro una pistola minacciandola di morte.
In considerazione della gravità di quanto narrato, gli Agenti procedevano a raccogliere ogni utile dettaglio e, di concerto con la competente Autorità Giudiziaria, effettuavano una perquisizione personale e domiciliare che si concludeva con il rinvenimento, nella disponibilità dell’uomo, di una pistola scacciacani priva del tappo rosso e di 0,77 grammi di sostanza poi rivelatasi marijuana.
Alla luce di primi ed obiettivi riscontri, il Pubblico Ministero di turno disponeva l’allontanamento immediato del soggetto dalla abitazione familiare che veniva eseguito dagli Agenti della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura.
L’uomo, R.B., cittadino albanese classe 85, pertanto, veniva deferito alla autorità giudiziaria per essersi reso responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate”.