Al Ministro dell’economia e delle finanze – Per sapere – premesso che:
l’articolo 1, commi da 493 a 507, della legge n. 145 del 2018, e ss. mm., istituiscono presso il Ministero dell’economia e delle finanze il Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), destinato ad erogare indennizzi in favore dei risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e controllate con sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018; la dotazione finanziaria prevista è di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019-2021;
come comunicato sul portale ufficiale del Fondo, «alla data del 14 giugno 2021, sul totale di 144.245 domande pervenute, sono state valutate dalla Commissione tecnica n. 75.719 domande ossia il 52% delle istanze complessive e il 60% di quelle afferenti al regime forfettario (125.085) per un totale di € 378.517 mln di euro di indennizzi liquidati»; alla data del 4 ottobre, invece, la Commissione Tecnica ha valutato n. 102.168 istanze;
la Commissione tecnica del FIR ha deliberato di corrispondere a ciascun avente diritto il 100 per cento dell’importo dell’indennizzo riconosciuto a seguito del completamento dell’esame istruttorio;
i predetti indennizzi verranno quindi corrisposti con bonifico bancario o postale secondo i piani di riparto approvati dalla Commissione tecnica nominata dal MEF, entro i limiti della dotazione finanziaria del Fondo e fino all’esaurimento delle risorse disponibili. In particolare, così come previsto dall’art. 1, comma 502-bis della L. 145/2018, nell’erogazione degli indennizzi forfettari è data precedenza ai pagamenti di importo non superiore a 50.000,00 euro.
ad oggi molti risparmiatori, in specie delle provincie di Treviso e Vicenza lamentano di non aver ricevuto ancora alcun rimborso, nonostante gli interventi legislativi, i decreti ministeriali attuativi e un considerevole arco temporale trascorso dall’inizio delle procedure di rimborso;
per molte famiglie già colpite dai collassi bancari, l’emergenza Covid-19 ha creato un ulteriore duro colpo in termini economici e l’indennizzo spettante rappresenta oramai una boccata d’ossigeno impellente;
inoltre, molti degli aventi diritto sono in età avanzata e desidererebbero vedersi elargire quanto spettante il prima possibile –:
quanti siano ad oggi i bonifici emessi rispetto alle domande convalidate dalla commissione tecnica e se, in considerazione delle accertate tempistiche dilatate all’erogazione spettante, non si intenda dare un’accelerazione agli indennizzi secondo un criterio anagrafico decrescente.