Vicenza Opera Festival e l’Orfeo con Iván Fischer

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Iván Fischer (foto di Judit Horváth)

Vicenza e il suo Teatro Olimpico si apprestano a vivere, dal 21 al 24 ottobre prossimi, la magia della grande musica e dei grandi interpreti con la seconda edizione del Vicenza Opera Festival ideato dal maestro Iván Fischer e realizzato dalla Società del Quartetto.

Dopo il Falstaff verdiano dell’edizione 2018, quest’anno il celebre maestro ungherese alla testa della Iván Fischer Opera Company – ne fanno parte la Budapest Festival Orchestra, un cast internazionale di cantanti e un corpo di ballo di tredici danzatori – va agli albori del genere operistico proponendo una speciale versione de “La favola d’Orfeo” di Claudio Monteverdi che debuttò a Mantova nel 1607.

Il capolavoro monteverdiano di scena all’Olimpico in Prima nazionale (tre le date: 21, 23 e 24 ottobre) è frutto di un meticoloso lavoro di ricerca del maestro Fischer che con questa sua produzione porta alla ribalta, per la prima volta, l’originale finale “dionisiaco” pensato dal librettista Alessandro Striggio: in sostanza, la musica degli ultimi minuti dell’Orfeo rappresentato al Teatro Olimpico è stata scritta ex novo da Iván Fischer il quale, oltre ad essere fra i più rinomati direttori d’orchestra del mondo, è anche un apprezzato compositore.

L’inedita operazione culturale, la fama di Fischer e della Budapest Festival Orchestra insieme all’incomparabile scenario offerto dal Teatro Olimpico hanno suscitato interesse e curiosità sia fra il pubblico – anche quest’anno seguiranno il Vicenza Opera Festival centinaia di appassionati provenienti dall’estero e da varie regioni italiane – sia fra i critici musicali e gli addetti ai lavori. È di questi giorni la notizia che l’opera monteverdiana sarà trasmessa in streaming da una fra le più importanti piattaforme mondiali per la musica classica e con tutta probabilità l’Orfeo vicentino “secondo Iván Fischer” diventerà anche un DVD: un ulteriore straordinario strumento di promozione per la città.

Le quattro giornate del Festival offriranno interessanti opportunità anche per i vicentini nell’ottica – condivisa dal maestro Fischer, dal Sindaco di Vicenza Francesco Rucco e da alcuni mecenati – che la manifestazione si possa trasformare, al di là dei grandi eventi in programma al Teatro Olimpico, in un’occasione allargata per vivere da vicino la magia della grande musica e dei grandi interpreti che Vicenza ha il privilegio di ospitare durante la kermesse.

Grazie al generoso contributo di Paolo e Caroline Marzotto, la prima rappresentazione de “La favola d’Orfeo” di lunedì 21 ottobre sarà trasmessa in diretta (a partire dalle 19,30) su un grande schermo posizionato in Piazza dei Signori assieme ad un congruo numero di sedie a disposizione di chi volesse seguire gratuitamente il capolavoro di Monteverdi. L’opera sarà eseguita senza intervalli e avrà una durata di circa un’ora e mezza.

Fra le altre iniziative collaterali del Vicenza Opera Festival sono da segnalare i tre incontri musicali che nel pomeriggio di martedì 22 ottobre avranno per protagonisti, in altrettanti luoghi della città, alcuni quartetti d’archi composti dai musicisti della Budapest Festival Orchestra, formazione che da anni è annoverata fra le migliori dieci grandi orchestre del mondo. Si inizia alle ore 15 con l’appuntamento al Liceo Pigafetta (musiche di Haydn, Mozart e Weiner) seguito, alle 16, da due concerti ospitati alle case di riposo “Parco Città” (con una selezione di brani di Haydn, ?ajkovskij, Hamerick, Dvo?ák e Weiner) e “Ottavio Trento”, dove saranno eseguiti pezzi di Mozart, Dvo?ák, Elgar, Kreisler, Mendelssohn e Weiner. Gli incontri sono riservati agli ospiti delle strutture.

Da ultimo è da segnalare una meritoria iniziativa di alcuni mecenati vicentini che hanno acquistato un centinaio di biglietti per le tre rappresentazioni della Favola d’Orfeo e li hanno messi a disposizione di studenti delle scuole superiori di Vicenza e provincia che potranno così seguire dal vivo il capolavoro di Monteverdi.