Vicenza si mobilita per la pace: fiaccolata in centro con associazioni, diocesi e comune

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Una fiaccolata per la pace è in programma oggi, venerdì 25 ottobre 2024, a Vicenza, a partire dalle 19 da Piazzale Esedra, con raduno nei pressi del busto di Gandhi, per poi proseguire su Corso Palladio e arrivare in Piazza Matteotti.

Promotore dell’iniziativa è Casa per la Pace. Alla fiaccolata per la Pace di Vicenza hanno aderito Comune di Vicenza, Diocesi di Vicenza, Movimento Internazionale della Riconciliazione, Movimento Nonviolento, Pax Christi, ANPI, CGIL, Coordinamento dei Comitati, Salaam Ragazzi dell’Olivo, Alternativa Nord Sud XXI, Gocce di Giustizia, Comunità Papa Giovanni XXIII, Commissione giustizia e pace CIM, Ufficio Migrantes Vicenza, Solaris, Libera, Comune di Santorso, Azione cattolica.

“Di fronte a quanto sta avvenendo a Gaza, in Cisgiordania, in Libano, con lo scontro armato tra Israele e Iran, con intere comunità costrette a fuggire ogni giorno dai continui bombardamenti, con una crisi umanitaria sempre più fuori controllo – spiegano i promotori -, mai come oggi è urgente essere uniti per richiedere di fermare la guerra in Medio Oriente, il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri politici, e l’immediata convocazione di una conferenza di pace regionale per l’applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, la fine dell’occupazione ed il pieno riconoscimento internazionale del diritto dei palestinesi ad avere uguali diritti ed un proprio stato.

Solo con il pieno riconoscimento di uguali diritti per i due popoli si porrà fine alla violenza ed al terrore in Palestina, in Israele, in Libano e nell’intera regione medio-orientale. Non possiamo più attendere, il tempo della pace è ora. Non possono esserci divieti di manifestare e di esprimere il proprio dissenso e rifiuto alla guerra, all’impunità ed alla complicità.

Manifestiamo per il rispetto del diritto internazionale, per la fine dell’occupazione e per la liberazione di ostaggi e prigionieri.

Le drammatiche situazioni a Gaza, in Cisgiordania e in Libano, non devono sminuire il conflitto in Ucraina, causato dall’invasione militare della Russia e che fino ad oggi ha causato centinaia di migliaia di vittime. Ricordiamo anche la nostra totale vicinanza alle vittime di tutte le guerre”.