Vicenza Poetry: la miglior poesia contemporanea mondiale torna in città con il suo Festival

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presentazione Vicena Poetry 2024
La presentazione di Vicenza Poetry a Palazzo Cordellina

vicenza poetryNonostante il suo bagaglio di emozioni, seduzioni, sentimenti, non sempre la poesia ottiene immediatamente il seguito che merierebbe. La sola parola, ai non addetti e ai profani, può incutere soggezione o provocare addirittura disdegno. Tra le “accuse” che le si muovono c’è certamente il fatto di non essere moderna, di non rispecchiare i nostri tempi, di risultare obsoleta… di conseguenza, si fatica ad associare la poesia ai giovani e ancor più ad avvicinare i giovani alla poesia.

Vicenza poetry assessore Ilaria Fantin
L’assessore Fantin ringrazia per l’apporto non solo culturale di Vicenza Poetry alla città

C’è però chi non si arrende e lavora da anni in questo senso, con ottimi risultati: sono gli organizzatori -ma sarebbe meglio dire i promotori, i sostenitori, le anime- di Vicenza Poetry, raffinato ma volutamente accessibile a tutti Festival di poesia contemporanea dal mondo. Con una decima edizione intensa, presentata stamane a Palazzo Cordellina e dedicata al tema tutto fuorché banale dell’amore, inteso in tutte le sue infinite declinazioni e contraddizioni, dall’11 al 26 ottobre la rassegna culturale (ma ormai dalla forte valenza anche turistica, come sottolineato dall’assessore di competenza, Ilaria Fantin) torna a portare la poesia in città e contemporaneamente a mostrare tutta la poesia della città. Tra le peculiarità del Festival, infatti, la scelta di programmare gli eventi in diverse location rappresentative del patrimonio architettonico ma anche dell’atmosfera tipici del capoluogo berico: palazzi storici, spazi culturali, scuole, librerie, musei, teatri ecc.

“Sono rare le occasioni di godere della poesia -ha sottolineato Ilaria Fantin– e ancora più rare quelle che la vedono sposata alla musica. Non scontato, poi, il coinvolgimento dei ragazzi e il loro interessamento, per cui dobbiamo ringraziare gli organizzatori, cui dobbiamo riconoscere anche un altro merito: aver saputo cogliere e animare il nostro bel tessuto cittadino”.

Fin dagli esordi, infatti, Vicenza Poetry lavora con e nelle scuole, per sensibilizzare le nuove generazioni a una forma di cultura che seduce, senza limiti di tempo o di età. E la sala Dalla Pozza stamattina era magnificamente popolata di giovani studenti, cui sono stati dedicati un intervento (con lettura di due poesie) di Tiziano Broggiato –illustre poeta vicentino con numerosi riconoscimenti all’attivo, l’ultimo in ordine cronologico il Premio Pascoli 2024– e la possibilità di portarsi a casa in dono un libro tra quelli protagonisti delle passate edizioni di Vicenza Poetry.

elena milan vice direttore Gallerie d'Italia a Vicenza Poetry
Elena Milan, vice direttore di Gallerie d’Italia Vicenza

Presente anche Elena Milan, vicedirettore di Gallerie d’Italia Vicenza, tra i principali sostenitori e tra le location della rassegna. “Vicenza Poetry -ha detto- è in assoluta coerenza con la mission delle Gallerie d’Italia che vogliono offrirsi come cornice a iniziative di ampio respiro e alto livello per la città. Ecco perché ci siamo da subito schierati a fianco del Comune in questa iniziativa lodevole, che vanta collaborazioni di tutto pregio con importanti istituzioni culturali sia vicentine che nazionali ed estere e che ci aiuta a far ulteriormente crescere Vicenza dal punto di vista culturale”. Per Milan poesia è bellezza, intuizione ma anche valori sia esteriori che civili e quelli offerti dalla rassegna saranno momenti preziosi, occasioni uniche per ascoltare, condividere e, perché no, evadere.

marco fazzini curatore Vicenza poetry
Marco Fazzini, ideatore e curatore del festival di poesia

L’anima, nel vero senso della parola, di Vicenza Poetry è però Marco Fazzini, poeta in primis, docente a Ca’ Foscari ma soprattutto ideatore e curatore del Festival berico. Chi meglio di lui per “spiegare” storia, peculiarità, spirito e mission della propria creatura? “Si tratta di un Festival molto particolare, a tratti complesso -ha esordito Fazzini– eppure fruibile davvero da tutti. La sua principale caratteristica è quella di combinare parola e musica, con una modalità di certo rara, in qualche modo nuova, eppure in realtà antichissima”. Si pensi infatti ai cantori, che imparavano a memoria le poesie (aiutati anche dalle stesse rime) e le recitavano a voce.

Quanto all’amore, tema dell’edizione 2024, Fazzini sintetizza affermando che “non è un argomento scindibile dalla guerra e nella nostra contemporaneità abbiamo bisogno davvero di più amore, inteso innanzitutto come rispetto dell’altro, tra singoli individui ma anche tra Paesi diversi. Urge ritrovare un approccio etico verso un nuovo umanesimo”.

A interpretare l’amore in tutte le sue sfaccettature e in particolare in quelle di cui oggi abbiamo bisogno come dell’ossigeno a Vicenza Poetry saranno 25 poeti da diversi angoli di mondo, affiancati da traduttori, attori e musicisti, per tre interi fine settimana all’insegna di spettacoli, performance, celebrazioni, mostre ecc. Questi i Paesi esteri di provenienza: Romania, Inghilterra, Usa, Olanda, Sudafrica, Spagna e Francia. Per quest’ultima sarà protagonista -giovedì 17 ottobre a Palazzo Chiericati, alle 18- con Gli amori delle città Michel Dunand, che ad Annecy -città gemellata con Vicenza- gestisce La Maison de la Poesie.

Tra le novità di questa edizione, tre eventi dedicati ai giovanissimi e alle famiglie: Il tempo sospeso, con Silvia Vecchini e Marina Marcolin, sabato 12 ottobre alle 16 alle Gallerie d’Italia; Amore per la natura-L’uomo che piantava gli alberi con una testimonianza video del celebre Tullio Pericoli, sabato 19 ottobre stesso luogo, stessa ora e Amore e amicizia (per adulti e bambini) sabato 26 ottobre alla Libreria La Vispa Teresa, alle 17.30.

Da segnalare, nel fittissimo calendario, che si concentra anche su importanti centenari, l’appuntamento “ibrido” del 12 ottobre al Galla Caffè (ore 11) dedicato a Ungaretti Quando l’amore va in guerra: paesaggi con poeta: si inaugura la mostra di Franco Dugo -che dal suo Friuli Venezia Giulia affacciato sulla Slovenia porta oli, pastelli, matite e chine con soggetto paesaggi carsici e volti del poeta- e si offre una recitazione sulla Grande Guerra e Giuseppe Ungaretti.

Nel programma, a fine rassegna (25 e 26 ottobre) anche prestigiosi “sconfinamenti” a Mestre, presso il Centro Culturale Candiani per ben 4 appuntamenti.

Tutti gli eventi di Vicenza Poetry qui.

A questo link il comunicato ufficiale del Comune di Vicenza