Vicenza ricorda Giussy Farina, il presidente del secondo posto in A e dei cinque miliardi per Paolo Rossi

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Giussy Farina e Paolo Rossi all'poca del Real Vicenza
Giussy Farina e Paolo Rossi negli anni del Real Vicenza

La morte di Giussy Farina, spentosi oggi all’età di 61 anni, ha colpito profondamente la Vicenza sportiva. Classe ‘33, imprenditore, Giuseppe Farina si laureò all’Università degli Studi di Padova in giurisprudenza e diventò presidente del Vicenza nel 1968: ruolo, che avrebbe poi ricoperto per dodici anni. Fu anche presidente di Padova e Milan (l’ultimo prima dell’era berlusconi). Il ricordo di Farina, il presidente che portò la nobile provinciale fino al secondo posto in serie A nel campionato 1977-78, con Paolo Rossi capocannoniere con 24 reti (e la serie A era a 16 squadre) e pronto per il suo primo mondiale in maglia azzurra, è indelebile per tutti i vicentini che hanno vissuto quella magnifica stagione. Il glorioso Menti, ancora con le mitiche colonne, vibrava di gioia ad ogni partita.

Quei cinque miliardi per Paolo Rossi

Giussy Farina e Paolo Rossi all'epoca del Real Vicenza
Giussy Farina con Paolo Rossi, capocannoniere in Serie A

Giussy Farina a Vicenza fece epoca anche per aver valutato oltre 5 miliardi un calciatore. Si tratta naturalmente del suo pupillo Paolo Rossi: l’anno dell’exploit in serie A l’attaccante biancorosso era in comproprietà tra Vicenza e Juventus, e nell’estate del 78, mentre la stella di Paolo Rossi brillava sempre più con la maglia azzurra in Argentina, si arrivò alle buste per risolvere la comproprietà. Farina scrisse la cifra di 2.612 milioni contro un’offerta decisamente più bassa della Juventus. Era la più alta valutazione per un calciatore all’epoca, e suscitò naturalmente commenti e mormorii (era decisamente un altro calcio). Soprattutto per le casse del Vicenza si trattò di una cifra davvero pesante. Il campionato successivo, dopo un inizio un po’ zoppicante e una fase successiva che addirittura poteva far pensare ad un nuovo piazzamento Uefa, quattro sconfitte consecutive e una serie di situazioni concomitanti portarono la squadra alla retrocessione in B. Per Vicenza iniziò poi un lungo purgatorio prima di tornare in serie A, con in mezzo tanti anni in C, il rischio della C2 e una promozione sfumata per Calcio scommesse. Sarebbero passati quasi vent’anni prima di tornare in serie A e rivivere – col Vicenza di Guidolin – emozioni paragonabili a quelle del Vicenza di Pablito. Farina aveva lasciato il Vicenza negli anni Ottanta, ma la città l’ha sempre ricordato con affetto. Anche l’errore – perché tale fu – di trattenere Paolo Rossi con una spesa folle, non gli è mai stato rinfacciato, perché fu una scelta dettata dal cuore.

Zanettin: “Impossibile cancellare dalla memoria gli anni del Real Vicenza”

Il senatore vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin ha dedicato un commosso ricorso all’ex presidente biancorosso: “Apprendo con dolore della scomparsa di Giussy Farina, indimenticabile presidente del Real Vicenza di Paolo Rossi. Impossibile cancellare dalla memoria quegli anni straordinari, in cui il Lanerossi Vicenza rimase per venti anni consecutivi in serie A e, nel campionato 1977/1978, guidato da GB. Fabbri, concluse il campionato di serie A alle spalle soltanto della fortissima Juventus. L’epopea di quegli anni si tramanda di generazione in generazione e costituisce forse la rappresentazione più nobile e genuina del gioco del calcio”.

Sindaco Possamai: «Se ne va una figura storica per la città»

Anche il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha avuto parole di cordoglio: «Apprendiamo con grande tristezza della morte di Giuseppe Farina, per tutti “Giussy”, storico presidente del Lanerossi Vicenza. Il suo nome rimarrà sempre legato all’epoca d’oro del Real Vicenza: gli anni del grande Paolo Rossi e dell’indimenticabile G. B. Fabbri, con l’impresa sportiva del secondo posto in campionato nel 1978. Anni che hanno fatto sognare i tifosi biancorossi e che resteranno per sempre nella storia della nostra città. Alla famiglia Farina le più sentite condoglianze a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale».

Zaia: “Se ne va uno degli ultimi presidentissimi del calcio”

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha dedicato un pensiero al ricordo di Giussi Farina, ricordando la sua passione totale per il calcio, che ne ha fatto “uno degli ultimi presidentissimi del calcio” e sottolineando che il suo modo di fare il presidente era “tutto passione e voglia di rischiare, senza aver a che fare con supermanager, fondi arabi e ricconi americani di cui il calcio moderno è molto ben dotato”. Ricordando che Farina ha guidato ben 12 club, Zaia ha sottolineato come il suo nome sia indissolubilmente legato alla storia biancorossa del Lanerossi: “Farina ha vissuto e fatto vivere ai tifosi, nello scorrere degli anni, la storia più entusiasmante della compagine biancorossa, quando, nel 1977-78, con il grandissimo Paolo Rossi in campo, il suo Lanerossi Vicenza sfiorò l’impresa scudetto arrivando al secondo posto. Un personaggio irripetibile quasi come il suo grande ‘Lane’. Il suo ricordo sportivo può essere certamente di stimolo ad imprenditori che vogliano oggi mettersi in gioco sostenendo le società professionistiche, ma anche dilettantistiche, del Veneto. Lo sport, anche oggi, ha bisogno di mecenati”.