Vicenza, saluti di fine anno. Sindaco Possamai: “La città riparte”. Vescovo Giuliano: “Dobbiamo credere nella pace”

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Vicenza, bilancio di fine anno

L’anno sta per finire ed è tempo di bilanci: ecco come il Sindaco e il Vescovo della Diocesi di Vicenza raccontano il concludendo 2024 e salutano il 2025

Sindaco Possamai: «La città riparte, sbloccati cantieri importanti.»

Vicenza, il sindaco traccia il bilancio amministrativo 2024
Il sindaco Giacomo Possamai durante l’incontro di questa mattina

Nel tradizionale scambio di auguri per il fine anno con la stampa, questa mattina a Palazzo Trissino, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha tracciato un personale bilancio amministrativo relativo all’anno che volge al termine (qui il comunicato ufficiale del Comune di Vicenza). Il primo cittadino ha messo innanzitutto l’accento sul fatto che la città ora si sia “sbloccata”, con la ripresa di importanti cantieri e la conclusione di lavori che non riuscivano ad arrivare a chiusura: palazzo Chiericati, con l’inaugurazione dell’ala Roi, le ex serre di Parco Querini, l’ex Centrale del latte, il cantiere dell’ex Aci, sono tutte «partite che erano sì avviate, ma che non arrivavano mai alla chiusura». Inoltre Possamai ha citato i progetti avviati ex novo, come quello dell’ex Macello o la cancellata di Campo Marzo, sottolineando l’importanza delle relazioni tra Comune e altre realtà del territorio in quanto non è il Comune da solo a smuovere una città. «Penso – ha spiegato Possamai – alle due aste andate a segno da parte di IPAB, quella di palazzo Serbelloni e quella dell’immobile di viale Trento: è la testimonianza di una città e di un mercato che si stanno muovendo». Il tutto in una città «che non si può più espandere orizzontalmente, quindi con il consumo di suolo, ma che ha quindi il compito di rigenerare gli spazi oggi abbandonati».

Oltre che con gli altri enti, è importante anche il rapporto con i privati, per rigenerare spazi urbani come, ad esempio i vecchi distributori di benzina abbandonati: «Nel primo che abbiamo sbloccato qualche mese fa, in viale San Lazzaro, sono partiti i cantieri per montare la struttura della nuova pasticceria».

Altro punto sottolineato quello della Grande Vicenza, cioè del coordinamento tra il capoluogo e i comuni contermini, che sta prendendo concretezza, grazie anche alla forte volontà dei sindaci dei comuni confinanti. Per il 2025 Possamai ha in programma il rinnovo dell’accordo di programma con l’Ipab. «Nel 2015 – ha ricordato – il Comune di Vicenza approvò con Regione e Ipab un accordo che in larga parte è rimasto inattuato. Noi pensiamo che la città abbia bisogno di una nuova casa di riposo, anzi, guardando alle necessità della popolazione forse ne servirebbe anche più di una. Anche su questo il 2025 vuole essere l’anno dello sblocco». I numeri, ha aggiunto, consentono di pensare ad una sola struttura, ma vorrebbe dire dare una prima risposta ai bisogni della cittadinanza. L’altra partita cruciale è quella degli alloggi Erp: «Vicenza, come altre città, ha un centinaia di alloggi sfitti e abbandonati di edilizia popolare, che per essere rilocati hanno bisogno di lavori molto onerosi. Quest’anno troveremo le risorse per fare un piano straordinario di sistemazione di alloggi popolari. Vogliamo trovare le risorse per sistemarne molte decine già tra il 2025 e il 2026″».

Nel bilancio di fine anno non poteva mancare un accenno al rischio idrogeologico del territorio, considerando che le ondate di maltempo hanno più volte fatto sfiorare l’emergenza in città: «Quest’anno abbiamo convocato il Coc 14 volte e per come si sta trasformando il clima non credo che nel 2025 andrà troppo diversamente. In una città come Vicenza e in un territorio come quello veneto, il dovere e l’obiettivo che dobbiamo avere è quello della riduzione del rischio». Per la città ora il problema più urgente è il Retrone, per il quale servono lo sblocco e l’avvio del bacino sull’Onte e la ripresa della progettazione e realizzazione del bacino sulla Dioma. «Quest’anno c’è stato un intervento importante in via dello Stadio. Durante le piogge forti degli ultimi mesi ha dimostrato di reggere: quella è una zona comunque critica, ma sicuramente siamo arrivati a un miglioramento importante».

Parole di elogio, in conclusione, per l’attuale giunta comunale e per tutta la maggioranza. «La precondizione per governare è quella di poterlo fare in serenità, con una maggioranza coesa e con una squadra che lavora insieme. La fortuna di questa amministrazione è quella di avere una squadra che lavora bene insieme e una maggioranza compatta, e questo consente una velocità e una capacità di messa a terra delle cose molto efficace.».

La richiesta di pace del vescovo Giuliano

L’apertura del Giubileo di ieri, domenica 29 novembre, in una doppia celebrazione a Santa Corona e in Duomo che ha raccolto migliaia di fedeli, ha dato il via al ricco calendario di eventi ecclesiali che saluteranno il 2024 e segneranno il passaggio al 2025 nella diocesi di Vicenza.

evento capodanno a VicenzaDomani, 31 dicembre, alle 17,30 in Cattedrale avrà luogo la celebrazione di ringraziamento con l’Adorazione Eucaristica e il canto del “Te Deum” alla fine dell’anno civile presieduta dal vescovo Giuliano. Sempre domani avrà luogo anche il tradizionale “Quelli dell’ultimo”, la proposta di fine d’anno “alternativa” della Pastorale Giovanile con animazione in realtà sociali svantaggiate nel pomeriggio che si conclude con la preghiera e la festa tutti insieme nella parrocchia di san Giuseppe a Vicenza.vicenza eventi capodanno diocesi

Il 2025 si aprirà con il 16° Cammino di pace alle 14,45 dalla chiesa di san Rocco per concludersi in Cattedrale con alcune testimonianze da zone attualmente in guerra e la riflessione del Vescovo Giuliano, che alle ore 18 a Monte Berico presiederà la Santa Messa nella solennità della Divina Maternità di Maria col canto di invocazione dello Spirito Santo “Veni Creator” all’inizio del 2025.

29 dicembre 2024 - apertura del Giubileo diocesi di Vicenza, il vescovo Giuliano lungo corso Palladio
Il Vescovo Giuliano Brugnotto guida la processione per l’apertura del Giubileo

Il Vescovo ha ricordato che il passaggio tra un anno e l’altro è sempre «occasione propizia per rileggere i fatti accaduti nella propria vita, nella Chiesa e nel mondo e lì ritrovare l’azione di Dio». Mons. Brugnotto ha invitato chi ha fede a «fermarsi, fare una lettura più profonda della vita e ringraziare Dio per tutto, anche per gli aspetti che possono averci feriti» ricordando che la pedagogia del Signore, che è per la vita, «è orientata a spronarci verso la continua crescita umana-spirituale e la libertà interiore, per il bene comune. Ecco perché continuiamo a credere e ad invocare la pace con determinazione, proprio ora che pare impossibile immaginarla». Il vescovo Giuliano ha citato i tema del Messaggio di Papa Francesco per l’1 gennaio, giornata mondiale della pace: “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la Tua pace”. L’obiettivo, ha concluso il vescovo, è di farci prendere coscienza, in questo Anno giubilare, «che la pace vera viene dalla riconciliazione operata da Dio la quale rende possibile la remissione dei debiti nei confronti del prossimo. Mi auguro che molti si sentano interpellati per lasciare alle nuove generazioni un mondo di pace e si uniscano al Cammino diocesano per iniziare il 2025, nello spirito dell’Anno Santo che invoca tra i segni di speranza anche la richiesta di riduzione dei debiti dei paesi poveri».