“Trovo molto apprezzabile la proposta della Confindustria di Vicenza sul cavalcavia ad Anconetta sui binari della Vicenza-Schio, alla quale la stampa locale dedica meritatamente ampio spazio – premette Roberto Cattaneo, consigliere comunale di Forza Italia Vicenza -. Il nuovo progetto per liberare Anconetta dal problema del passaggio a livello si aggiunge a tanti altri che negli untimi anni si sono palesati e poi cassati“.
“Il problema di fondo però – aggiunge Cattaneo – non è dato dal progetto in sé, molto articolato e probabilmente con alti costi, indicati dal progettista ing. De Stavola in 12 milioni, perché attualmente i soldi non ci sono per cui c’è la necessità di un confronto con l’ente ferroviario, ma più specificatamente proprio sul piano progetto/territorio“.
“È, quindi, indispensabile – sollecita il consigliere comunale forzista – un approfondito dialogo con le residenze e gli operatori economici locali sulla migliore soluzione per l’attraversamento di Anconetta della tratta ferroviaria Vicenza-Schio. Non si tratta solo di dialogare con l’Amministrazione Comunale sul piano politico, ma con la gente che quel passaggio a livello lo sopporta da oltre cinquanta anni“.
“Voglio ricordare – conclude Cattaneo – che non è per campanilismo ma per Anconetta la soluzione del treno in trincea e prioritaria. Ma, se vogliamo parlare di benefici, proprio per questo va aperto un dialogo con il territorio, anche per il progetto De Stavola, con tutte le persone direttamente interessate. I tempi stringono e quindi necessita che ogni tassello indispensabile trovi la sua giusta collocazione“.
Al consigliere comunale che risiede in quell’area fa eco il Comitato Anconetta futuro che per la Vicenza-Schio “non approva la realizzazione del tracciato proposto da Confindustria. Il quartiere di Anconetta verrebbe chiuso tra due ponti: uno già previsto per il collegamento con Via Aldo Moro e l’altro all’altezza del passaggio a livello“.
“Un simile sfregio al paesaggio – aggiunge Anconetta Futura –, con un esagerato consumo di suolo ed una colata di cemento ed asfalto, non può essere la “vision” per la città di Vicenza che merita la soluzione, forse più costosa, ma meno impattante: che sia il treno ad andare in trincea“.
Per questo motivo “il Comitato chiede un confronto urgente con Confindustria ed il Comune di Vicenza“.
