Pubblicato il 13 gennaio alle 10.14 con a seguire video su degrado monumenti, aggiornato il 23 alle 21.34 con video sulla sporcizia sempre più imperante. Se nel pezzo che segue abbiamo affronato lo stato di incuria di alcuni monumenti della città nel video che presentiamo ora c’è la “crescita”, sì, ma della sporcizia. Quella permanente andrebbe rimossa con maggior assiduità ma, non ce lo dobbiamo nascondere, l’incuria dipende anche dalla (in)civiltà di chi gira per la città e dal carente controllo della Polizia locale, che dovrebbe essere attenzionata anche da noi cittadini. Da qualche anno, intanto, a Vicenza sono comparsi cartelli che invitavano i cittadini ad avere pazienza la città si fa bella sorge ora la domanda.
Vicenza, si è poi fatta bella? Possiamo anche oggi ripetere senza retorica e usi strumentali l’affermazione che Vicenza è bella. Certo nel ricordo, nei libri che la celebrano, nei visitatori illustri da de Montaigne a Goethe e ai tanti ignoti che l’hanno ammirata la città è bella ma nella quotidianità appare ancora tale? Il degrado la fa da padrone. In centro non vengono cancellate le scritte sul parapetto di una scala della basilica, in periferia a rimanere sono le bestemmie scritte sui tronchi degli alberi.
Due esempi che però accompagnano tanti troppi altri e denunciano lìincapacità di operare di una amministrazione che si è fatta bella a parole ma incapace nei fatti perfino a conservare la bellezza come attesta la situazione di Santa Maria Nova del Palladio abbandonata all’incuria. E di questo gli elettori, quelli della parte politica del sindaco uscente, se ne sono già accorti bocciando il suo candidato.
Per fortuna nostra, questo è il bello della politica: decidono i cittadini cosa è bello e cosa no, cosa è vero e cosa no.
Testo in collaborazione con Italo Francesco Baldo