Vicenza è tra i Comuni italiani in cui i cittadini pagano meno tasse con un ammontare complessivo annuale di Irpef, Tasi, bollo auto, Tari e addizionali comunali e regionali all’Irpef pari a 6.986 euro.
È quanto emerge da un’indagine di Eurispes secondo la quale, invece, Reggio Calabria è la città con la pressione fiscale più alta dello Stivale (7.684 euro).
“Vicenza si conferma una città sana, efficiente e, al contempo, caratterizzata da una tassazione locale molto bassa a carico dei cittadini – dichiara l’assessore al bilancio –. Basti pensare che buona parte dell’Imu va a favore dello Stato e non rimane nelle casse del Comune. È importante ricordarlo e sottolinearlo, anche in termini di incoraggiamento e di valorizzazione di una città che ha retto all’emergenza in modo davvero ottimale, grazie ad una gestione oculata ed efficiente che ha consentito anche proroghe nei versamenti dei tributi e razionalizzazioni nelle aliquote. La giunta ha poi licenziato una delibera con alcune misure in termini di riduzione ulteriore dell’Imu, pur già contenuta come detto, a favore di attività commerciali e proprietà di immobili affittati e/o sfitti, con un provvedimento che è stato utilizzato come modello in molte altre città, limitrofe e non”.
In base ai dati del Ministero delle Finanze nel 2015, al Comune di Reggio Calabria (7.684 euro all’anno) seguono Napoli (7.658 euro) e Salerno (7.648 euro).
Le città italiane le cui famiglie, invece, pagano meno tasse si trovano soprattutto a Nord-Est. Nelle ultime 6 posizioni troviamo ben 4 Comuni veneti e friulani: Verona (7.061 euro), Vicenza (6.986 euro), Padova (6.929 euro) e Udine (6.901 euro).
La differenza di quanto pagato dalle famiglie a Reggio Calabria e a Udine è di ben 783 euro l’anno.