Vicenza, un migliaio tra giovani, adulti e anziani al Cammino Diocesano di Pace portatore di testimonianze di speranza e impegno

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1° gennaio 2025 Cammino di pace 2025 della diocesi di Vicenza
1° gennaio 2025 Cammino di pace 2025 della diocesi di Vicenza

Un migliaio di persone, tra giovani, adulti e anziani, hanno partecipato a Vicenza al 16° Cammino Diocesano di Pace, un appuntamento che ha saputo unire fede, riflessione e solidarietà in un momento storico segnato da tensioni e conflitti globali. Il tradizionale cammino si svolge nella Giornata Mondiale della Pace che ricorre ogni 1° Gennaio ed è rivolta ai vari Capi di Stato, alle Organizzazioni Internazionali, ai leader delle diverse Religioni ed alle persone di buona volontà.

I partecipanti al Cammino Diocesano di Pace si sono radunate presso la chiesa di San Rocco alle 14.45 per dare inizio alla manifestazione. L’accoglienza iniziale ha permesso ai partecipanti, di tutte le età, di prepararsi a un percorso ricco di significati, unendo fede e messaggi di solidarietà.

Un percorso simbolico attraverso la città

Il corteo è, quindi, partito intorno alle 15.15, attraversando Contrà Mure San Rocco e via G. Bonollo, per poi proseguire su Contrà Quartiere e giungere al Piazzale del Mutilato intorno alle 15.40. Qui si è svolta la prima tappa del cammino, con un momento di raccoglimento e riflessione.

Successivamente, i partecipanti hanno attraversato il ponticello che conduce ai Giardini Salvi, dove è stato posto un telo, simbolo di un rifugio. Questo gesto, particolarmente evocativo, ha rappresentato la condizione di chi cerca protezione e sicurezza in situazioni di conflitto. Il corteo ha sfilato sotto il telo, offrendo un’immagine potente di solidarietà e speranza.

L’arrivo in cattedrale

Dopo aver attraversato i Giardini Salvi, il Cammino Diocesano di Pace è proseguito lungo Corso Palladio, raggiungendo via Cesare Battisti poco dopo le 16. Da lì, il corteo ha continuato verso Piazza Duomo, concludendo il percorso con l’ingresso in cattedrale dalla porta principale.

1 gennaio 2025, don Mateo Zorzanello nel duomo, Cammino di pace 2025 della diocesi di Vicenza
1° gennaio 2025, don Mateo Zorzanello nel duomo, Cammino di pace 2025 della diocesi di Vicenza

La manifestazione si è chiusa con un momento di preghiera e riflessione all’interno della cattedrale, dove sono state condivise testimonianze e messaggi di pace. Al termine del corteo, i partecipanti si sono riuniti nella cattedrale per ascoltare due intense testimonianze che hanno dato voce a situazioni di grande sofferenza, ma anche di speranza e resistenza.

Il cammino, oltre a rappresentare un forte segno di impegno comunitario, ha unito i partecipanti in un unico desiderio: costruire un futuro di giustizia e convivenza pacifica.

Stefania Rigotto: un appello dalla tragedia di Gaza

Stefania Rigotto, funzionaria ONU attualmente impegnata a Gaza, ha inviato un messaggio drammatico che ha toccato profondamente tutti i presenti. La sua testimonianza ha descritto una realtà devastante, dove la popolazione vive in condizioni disumane a causa della guerra e delle sue conseguenze.

“Le armi debbono tacere per sempre in questa terra martoriata,” ha scritto Rigotto, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco immediato, il ritorno degli ostaggi, la fine della produzione di armi e l’apertura dei corridoi umanitari. Il suo appello ha messo in luce la sofferenza dei più vulnerabili, come i cinque neonati morti per il freddo nelle ultime settimane, ma ha anche invitato a mantenere viva la speranza per una pace duratura basata sulla giustizia e sul rispetto dei diritti umani.

Sr Lara Hijazin: la resistenza della vita a Betlemme

Sr Lara Hijazin, religiosa giordana delle suore Dorotee, ha raccontato la resilienza della comunità di Betlemme, città dove ha vissuto per quasi vent’anni. Nonostante le restrizioni di movimento, la mancanza di lavoro e l’inasprirsi delle condizioni di vita, le famiglie continuano a resistere e a ricostruire il proprio futuro.

“La voglia di vivere non si spegne,” ha detto sr Lara, ricordando i 190 bambini della scuola “Effetà Paolo VI” che continuano a frequentare le lezioni nonostante le difficoltà. La sua testimonianza ha trasmesso un messaggio di fede e speranza, ribadendo che ogni piccolo gesto di presenza e vicinanza può essere un segno tangibile di un futuro migliore.

1° gennaio 2025, lo striscione del Cammino diocesano di Pace
1° gennaio 2025, lo striscione del Cammino diocesano di Pace

Il richiamo del vescovo Giuliano

La riflessione del vescovo Giuliano, che ha chiuso il cammino, è stata altrettanto intensa. Dopo aver condiviso un messaggio ricevuto di recente, il vescovo ha chiesto un momento di silenzio in memoria dei bambini morti a Gaza, un gesto che ha unito il dolore dei presenti al grido di tutte le famiglie colpite dai conflitti.

Il vescovo ha invitato la comunità a continuare a pregare e agire per costruire ponti di pace, riconoscendo l’importanza di mantenere viva l’attenzione sulle crisi internazionali e sull’impegno per il bene comune.

Questo è il link della riflessione completa del vescovo Giuliano

Un messaggio di speranza nella pace anche da sotto un tendone durante un bombardamento
Un messaggio di speranza nella pace anche da sotto un tendone durante un bombardamento