Quarta città del Veneto per numero di abitanti, Vicenza è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, per via delle ricchezze storico-architettoniche di cui è pieno il suo territorio e che la rendono una delle mete culturali più ambite. Le testimonianze maggiori si devono all’architetto Andrea Palladio, considerato una delle personalità rinascimentali più influenti. Insomma, se ci si chiede cosa fare o cosa vedere a Vicenza, la risposta non può essere breve, date le premesse che vi abbiamo appena fornito. In questo articolo cercheremo di elencare solo alcuni dei punti di interesse, tra quelli più importanti della città.
E lo facciamo partendo proprio da uno dei gioielli palladiani più favolosi, quella che è considerata il salotto del capoluogo veneto, la famosa Piazza dei Signori, su cui si affacciano una serie di edifici di notevole pregio, tra cui giganteggia la celebre Basilica Palladiana. Stiamo parlando della costruzione pubblica più nota della città, oggi di proprietà dell’amministrazione comunale e utilizzata soprattutto per ospitare mostre d’arte. Riedificata da Palladio intorno alla prima metà del Cinquecento, con l’aggiunta di logge in marmo bianco a serliane. Accanto alla Basilica svetta la Torre Bissara, alta oltre ottanta metri e realizzata in stile gotico tra il XII e il XV secolo. Caratteristica particolare della torre è la melodia di Valtinoni suonata sette minuti prima di mezzogiorno e sette minuti prima delle diciotto, conosciuta come “ora nona”.
Un altro sito di interesse, imprescindibile quando si visita Vicenza, è il Teatro Olimpico, che ospita ogni anno eventi e festival di importanza nazionale e non solo. Progettato da Palladio alla fine del Cinquecento, rappresenta il primo teatro stabile coperto della storia moderna. Il teatro è anche l’ultima opera progettata dall’architetto padovano ed è considerato uno dei suoi più grandi capolavori, sebbene non abbia fatto in tempo a vederlo realizzato, perché morì proprio nell’anno in cui iniziarono i lavori di costruzione. Venne inaugurato nel 1585 con l’Edipo Re di Sofocle.
Quando si parla di Vicenza è ovviamente impossibile non menzionare i suoi numerosi palazzi, anch’essi straordinarie testimonianze del genio palladiano. Dal Palazzo del Capitanio, posto di fronte alla Basilica e oggi sede del consiglio comunale, al Palazzo Barbaran da Porto, sede del museo e del centro studi di architettura intitolati proprio ad Andrea Palladio; passando per il Palazzo Chiericati, oggi pinacoteca civica, il Palazzo Leoni Montanari, anch’esso museo privato, il Palazzo Porto che si trova in Contrà Porti, da non confondere con il Palazzo Porto in Piazza Castello; e poi ancora il Palazzo Pojana, il Palazzo Valmarana e il Palazzo Trissino.
Ognuno di questi luoghi merita indubbiamente una visita, soprattutto per chi si trova a Vicenza in veste di turista culturale. Ma sono comunque davvero tante le cose da vedere e da fare nel capoluogo veneto, e sono soprattutto numerose le possibilità di intrattenimento e divertimento: dal cinema al teatro, dagli spettacoli ai concerti, dallo sport al gioco. A Vicenza e nei dintorni sono infatti presenti almeno una decina di sale gioco, in cui è possibile trascorrere la serata in compagnia e vivere l’esperienza di un vero e proprio casinò, sebbene in modalità virtuale, tra passatempi online che spaziano dalle slot ai videopoker, dalle carte alle roulette. In alcune sale è anche possibile consumare, magari tra una partita di bowling e una di biliardo.
E cosa c’è di meglio del divertimento associato al buon cibo e all’esperienza gastronomica? Il Veneto, si sa, è famoso per la qualità e la particolarità dei suoi piatti tradizionali e Vicenza non fa ovviamente eccezione. Dal baccalà alla soppressa, salume tipico della città a cui è dedicato anche una sagra, passando per il radicchio rosso cucinato e servito in ogni modo possibile, l’asparago, il broccolo, il riso e i formaggi. E poi i tradizionali bigoli con l’anatra e il tartufo nero di Berici. Non mancano neppure i liquori: dal prosecco alla famosa grappa di Bassano, realizzata ancora con metodi artigianali. Insomma, sono davvero tantissimi i prodotti tipici vicentini che meritano di essere gustati nelle numerose trattorie che si affacciano soprattutto sulla piazza principale e nel centro storico, approfittando di una pausa tra una visita culturale e l’intrattenimento offerto da una delle più belle città d’Italia.