A Vicenza la veglia ecumenica per l’unità dei Cristiani con il vescovo mons. Giuliano Brugnotto

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Sarà un evento profondamente significativo per Vicenza la veglia ecumenica per l’unità dei cristiani che avrà luogo la sera di sabato 27 gennaio a partire dalle alle 20.30.
Sarà un evento profondamente significativo per Vicenza la veglia ecumenica per l’unità dei cristiani che avrà luogo la sera di sabato 27 gennaio a partire dalle alle 20.30.

Sarà un evento profondamente significativo per Vicenza la veglia ecumenica per l’unità dei cristiani che avrà luogo la sera di sabato 27 gennaio a partire dalle alle 20.30.

Il vescovo brugnotto (al centro) con i rappresentanti delle altre chiese cristiane alla cena ecumenica dell 12 novembre 2023
Il vescovo Brugnotto (al centro) con i rappresentanti delle altre chiese cristiane alla cena ecumenica del 12 novembre 2023 – foto Diocesi di Vicenza

Alla celebrazione, nella basilica dei santi Felice e Fortunato, saranno presenti il vescovo Giuliano Brugnotto ed i rappresentanti della Chiesa Metodista e di quelle Ortodosse moldava, rumena e serba. L’appuntamento conclude la tradizionale settimana di preghiera per l’unità dei cristiani promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana che si svolge dal 18 al 25 gennaio. Il tema scelto per quest’anno è “Ama il Signore tuo Dio… e il tuo prossimo come te stesso” ed il riferimento biblico è la parabola del buon samaritano, l’uomo che si ferma a soccorrere un uomo ferito pur se appartenente ad un popolo nemico, un comportamento generoso che non segue la logica della rabbia e della vendetta.

La preghiera per l’unità dei cristiani è fondamentale, ha spiegato mons. Brugnotto, soprattutto perché impegna a ricercare l’unità e l’armonia anzitutto entro sé stessi e all’interno delle proprie comunità familiari e religiose, in modo da essere credibili annunciatori di unità presso gli altri. “L’esperienza dell’unità – ha aggiunto il vescovo – è l’esperienza, in un certo senso, della perdita perché per creare qualcosa di nuovo occorre lasciare parte del proprio vissuto per andare incontro all’altro. Allo stesso modo tessere esperienze di dialogo significa essere disposti ad inventare qualcosa di inedito, capace di parlare agli uomini e alle donne di oggi non rimanendo fissi sulle proprie posizioni.”

“In questo primo anno a Vicenza – ha concluso il vescovo Giuliano – ho potuto continuare a sperimentare l’importanza delle relazioni ecumeniche, anche con momenti informali, che ritengo altrettanto necessari quanto quelli formali. Ci si impara a stimare e voler bene anche condividendo i pasti, esperienza che porterà certamente frutti nella collaborazione”.