Faccia il confronto televisivo anche con noi. Zoppello e Cicero la pensano allo stesso modo sul tema che infiamma la campagna elettorale di Vicenza.
Ovvero, sul confronto all’americana da svolgere eventualmente sulle televisioni vicentine e se farlo solo tra i due candidati principali, che è il desiderio del candidato di centrodestra Francesco Rucco, o comprendendo tutti gli aspiranti primi cittadini, come vorrebbero Giacomo Possamai del centrosinistra, e i civici (ma di are centrodestra) Lucio Zoppello e Claudio Cicero.
Zoppello e Cicero hanno affidato il loro pensiero in merito alla faccenda a note stampa.
“Leggiamo con disappunto, ma senza eccessivo stupore – fanno sapaere dall lista di Zoppello, Rigeneriamo Vicenza – dell’immediata disponibilità del candidato sindaco Francesco Rucco nei confronti di un fantomatico confronto all’americana con Giacomo Possamai, proposto dalle due emittenti televisive locali, TVA Vicenza e Rete Veneta.
Indubbiamente il candidato sindaco Rucco non ha alcun interesse a confrontarsi con i soggetti alternativi all’interno della sua area di riferimento, come Lucio Zoppello. Estromesso insieme ad altri colleghi di giunta senza tanti complimenti, Zoppello ha tutta l’intenzione di sviluppare i progetti rimasti nel cassetto per quattro anni e che saranno temi di rilievo durante questi mesi di campagna elettorale.
Noi non sappiamo cosa ci sia di vero nel comunicato stampa apparso sui media, non sappiamo se ci sia stata effettivamente una proposta di confronto a due e chi abbia accettato o rifiutato.
Certo è che il sale della democrazia, come dichiarato da Rucco stesso qualche settimana fa, risiede proprio nel dialogo e nello scambio di idee tra diversi punti di vista e non appare proprio un buon viatico questo inizio di campagna elettorale dove il sindaco uscente dichiara testualmente di auspicare ‘un positivo e costruttivo confronto a due, utile a fare chiarezza alla città, che si aspetta di avere la possibilità di scegliere come in Regione e come in Parlamento tra le due opzioni del centrodestra civico e del centrosinistra’.
Ci preme comunque ricordare ai due candidati che esistono anche cittadini che non si ritrovano nella loro dicotomia, e che democrazia vorrebbe che venisse dato spazio a tutti. Il confronto, per essere positivo e costruttivo, deve essere necessariamente aperto a tutti.
Se nessuno lo fa lo facciamo noi: invitiamo ufficialmente tutti candidati ad un confronto sui temi della città, pubblico, davanti ai cittadini per ascoltarli. La città, o quanto meno una grossa fetta di essa, si aspetta di liberarsi della zavorra dei partiti che ha condizionato gli ultimi 15 anni di attività amministrativa, con saccheggio dei beni dei cittadini (AIM, Fiera, Autostrada) e un’ossessione sfrenata per centro storico e Campo Marzio.
Magari la proposta del candidato sindaco Lucio Zoppello e di Rigeneriamo Insieme Vicenza, lontana dalle logiche romane e veneziane e vicina alle necessità quotidiane delle persone, in particolare di chi vive nei quartieri e nelle frazioni, sarà la risposta migliore a questo snobbismo che vorrebbe far apparire la campagna elettorale come una partita a due”.
Così, invece, Impegno a 360 gradi di Claudio Cicero: “Se quanto appare sui giornali corrisponde al vero appare evidente come Rucco non sappia più che pesci pigliare.
Rucco vuole creare una realtà virtuale nel quale tutti gli altri candidati scompaiono nel tentativo di rappresentare sé stesso come l’unico rappresentante del centrodestra. Poi, secondo me – aggiunge Cirero – c’è un’altra verità oltre ai suoi tatticismi: Rucco non vuole confrontarsi con me e con Zoppello perché sa perfettamente che non può raccontare balle e che noi rappresentiamo lo sfaldamento della sua maggioranza e il fallimento della sua amministrazione. Deve andare a scuola di democrazia”.
Nella querelle trova modo di inserirsi anche Valerio Sorrentino, presidente del Consiglio comunale di Vicenza e organico alla maggioranza Rucco in quota Idea Vicenza – Rucco sindaco, che se la prende con Cicero. “Non passa un giorno che Claudio Cicero non lasci le impronte del suo accordo con il centrosinistra. Lo abbiamo visto allorché ha diffuso i dati del sondaggista, già assessore a Verona del Pd, a dicembre. Ora lo vediamo con i punti esclamativi del suo comunicato, in cui prova a dare lezioni di democrazia a Rucco.
Un ossimoro nel caso di Claudio Cicero, considerata la sua scarsa dimestichezza con i principi della democrazia. Sicuramente molti ricorderanno le ire che scatenò a sinistra, allorché si affacciò dagli uffici comunali in camicia nera o fu scoperto il calendario del Duce nel suo ufficio.
Noi – prosegue Sorrentino – preferiamo ricordare la iniziale autonoma gestione del Dal Molin, avvenuta all’insaputa del Consiglio comunale e persino del sindaco Hullweck. Definirsi come un sincero democratico francamente fa sorridere. Però capiamo che debba fare i suoi test di ingresso al magico mondo dem per cercare asilo politico. Un film già visto, purtroppo”.