Vicenza, via Muttoni senza illuminazione. Colombara (Quartieri al Centro): “ombre su cambio gestione servizio da AIM a nuova società”

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Vicenza al buio illuminazione AIM
Vicenza al buio illuminazione AIM

“Ieri sera sono arrivate numerose segnalazioni da via Muttoni, al buio” afferma in una nota che pubblichiamo Raffaele Colombara, consigliere di opposizione di Vicenza della lista Quartieri al Centro, che ha presentato un’interrogazione alla giunta di centrodestra sulla questione dell’illuminazione pubblica, non più gestita da AIM. “La questione era che i cittadini non sapevano più chi chiamare per segnalare il guasto. In questo, sono in buona compagnia: negli scorsi giorni anche altri cittadini mi hanno segnalato che non è più possibile contattare AIM Servizi a Rete per lampioni guasti o spenti. Evidentemente non erano al corrente dell’annuncio dello scorso maggio formulato dall’Amministrazione Rucco, con il quale si comunicava che dal 1° settembre il servizio di illuminazione pubblica sarebbe stato tolto ad AIM e affidato per i prossimi 9 anni ad una società vicentina che dovrà, nei prossimi 18 mesi, sostituire tutti i 15 mila lampioni con lampade a led” prosegue Colombara.

“A fronte di questa situazione, e considerato che questa Amministrazione ha come proprio mantra la sicurezza, come fa un cittadino da qui in avanti a segnalare un lampione o un’intera strada al buio? Sul sito della società subentrante non compare alcun messaggio in merito, e anche il sito di AIM ha eliminato il comune di Vicenza tra i molti serviti nel Veneto. Ci chiediamo, quindi: come mai l’amministrazione Rucco non ha dato opportuna e capillare informazione alla cittadinanza dei nuovi recapiti a cui segnalare i guasti dell’illuminazione pubblica, considerati i molti canali, consulenti e strumenti, profumatamente pagati, a propria completa disposizione? Inoltre, vorremmo sapere se, tra gli obblighi contrattuali del subentrante, vi è anche quello di mantenere uno storico per i prossimi 9 anni, relativo alle segnalazioni e alle riparazione dei guasti, fornendo a richiesta del Comune una reportistica aggiornata. Comprendiamo facilmente l’utilità di tali informazioni per la gestione complessiva del servizio; al riguardo, è stato incaricato all’interno degli uffici comunali un tecnico competente e titolato in grado di controllare la qualità degli interventi e, quindi, di autorizzare i pagamenti alla ditta subentrante? Possiamo conoscerne il nome?”.

“Soprattutto – incalza ancora Colombara – non è chiaro che fine faranno i due milioni di ammortamenti residui, iscritti nei bilanci di AIM-SAR e approvati anche dal socio unico Comune di Vicenza, che certamente il subentrante privato non riconoscerà ad AIM (con l’avvallo annunciato a mezzo stampa della ragioneria comunale con motivazioni discutibili: qui il vecchio Global service è stato tirato in ballo come i cavoli a merenda). In che modo Agsm Aim gestirà questa posta che andrà a depauperare ulteriormente la società dei vicentini a vantaggio di un’azienda privata? Soldi anticipati da noi contribuenti, che non vedremo più!

“Ultima domanda: se la nuova illuminazione è stata molto strombazzata dall’amministrazione Rucco, meno è stato detto relativamente alla rete elettrica che la dovrà sostenere: la nuova società infatti dovrà allestire una propria nuova rete elettrica, in quanto quella attuale è di proprietà di Aim ed è condivisa con la rete elettrica cittadina.
E allora, chi pagherà tutti i costi non previsti dal capitolato Consip, per gli interventi che l’azienda subentrante dovrà sostenere per realizzare la nuova rete, visto che non verrà usata quella di proprietà AIM SAR? Delle due, l’una: o i costi se li accollerà il comune/cittadino nei prossimi anni, o la rete sarà completamente disarticolata e disaggregata e quindi, alla fine della, sarà sempre la collettività a doversi far carico di ripristinare la rete di illuminazione pubblica. Tutto ciò premesso – conclude il consigliere di minoranza – si chiede all’amministrazione di rispondere a quanto sopra richiesto”.

Ad accompagnamento dell’interrogazione, il consigliere Colombara ha anche presentato la seguente nota:

Il comune ha esperito la procedura Consip per l’illuminazione pubblica, come i piccoli comuni di provincia che non hanno strutture o progetti propri sull’illuminazione.

Ha scartato due project financing di Enel e di AIM Sar, molto più articolati, moderni e completi, accontentandosi di sostituire le lampade vecchie con led comuni e perdendo una grande opportunità di nuovi (e molto sentiti) investimenti che avrebbero risolto atavici problemi.

Non ha considerato che le reti sono in buona parte di Aim e che sono miste (ovvero in parte l’energia viene attinta dalla rete elettrica ordinaria) e che quindi il subentrante dovrà costruirsi parte di reti proprie. Lo farà con il budget previsto in capitolato per la manutenzione straordinaria. Conclusione: una volta approntata la rete dedicata all’illuminazione, per gli anni a seguire la ditta non avrà risorse per altre manutenzioni. CHI PAGHERÀ?
Si tratta di una rivoluzione del secolo scorso perché la City green light installerà solo lampade led tradizionali. Il progetto di AIM prevedeva invece lampade ‘intelligenti’ che dialogavano con altri utilizzatori quali cassonetti, semafori, sensori e utenti vari, tra cui i cittadini stessi. Di fatto si perde un’occasione storica per rendere veramente smart e all’avanguardia la nostra città. Altri costi, che scarichiamo sui posteri.

A quando l’istituzione di un numero verde per segnalare i guasti? Nel frattempo le strade rimangono al buio per giorni o settimane… ALTRO CHE SICUREZZA”
Paghiamo nuovamente il pressappochismo di chi non ha né competenza né umiltà per approfondire una tematica che sarebbe stata decisiva per la nostra città.
L’ennesima grande occasione persa.