VicenzaOro torna in Fiera, Onorio Zen: “I dati, soprattutto delle esportazioni, sono confortanti”

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vicenzaoro due romeni

A VicenzaOro, che torna in Fiera dal 9 al 13 settembre 2022, saranno una cinquantina circa le imprese del comparto orafo-argentiero di Confartigianato Imprese Vicenza che parteciperanno a VicenzaOro (dal 9 al 13 settembre, ndr), manifestazione internazionale organizzata da IEG- Italian Exhibition Group e considerata la fiera di riferimento per il comparto orafo e della gioielleria.

“Dopo l’edizione di marzo, anche per questo appuntamento si attende una buona affluenza di visitatori esteri, alla luce dell’allentamento delle restrizioni in contrasto alla pandemia.  Per questa edizione quindi le attese sono alte, in continuità con il buon andamento delle ultime due manifestazioni che hanno segnato il ritorno delle fiere in presenza e la possibilità per numerosi buyer esteri di toccare nuovamente con mano i trend e le tendenze delle nuove collezioni”, commenta Onorio Zen, presidente provinciale della Categoria Metalli Preziosi di Confartigianato Imprese Vicenza.

Il presidente Zen fa però una nota a parte sulle previsioni per le presenze dall’area del Sud-Est asiatico, mercato particolarmente rilevante per il settore, che tuttavia ha registrato un forte calo nelle importazioni di gioielleria Made in Italy negli ultimi due anni: “Come per l’edizione passata di marzo, anche per l’imminente edizione di settembre non si prospettano numeri da pre-pandemia a causa delle restrizioni ancora vigenti agli spostamenti per i visitatori provenienti da alcuni paesi del Sud-Est asiatico.

In questo senso lo spostamento della tradizionale fiera di Hong Kong in via eccezionale per quest’anno a Singapore a fine settembre permetterà agli operatori dell’area di entrare in contatto diretto con i produttori provenienti anche dai distretti orafi italiani di eccellenza come quello, appunto, vicentino. Infatti, alla manifestazione Jewellery & Gem WORLD Singapore sarà presente anche una delegazione di imprese orafe di Confartigianato Vicenza”.

“Il ritorno alle fiere in presenza è un indubbio fattore del successo registrato nelle ultime edizioni e del recupero delle esportazioni nel 2021, anno che ha ripotato il settore orafo-argentiero a brillare, superando i livelli di export del 2019”, prosegue Onorio Zen. Conferme che arrivano anche dai dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato.  A fine 2021, il comparto Orafo della provincia di Vicenza contava 681 imprese per un totale di 4.430 addetti. Di queste 382 imprese sono artigiane (con un calo nell’ultimo anno dello 0,8% pari a tre unità) pari al 56,1% delle aziende totali, e danno lavoro a 1.592 addetti, oltre un terzo dell’occupazione del settore.

È questa realtà che nei primi 3 mesi del 2022 ha portato l’export del settore a cresce del +38,4% rispetto al I trimestre 2021, variazione più intensa tra le principali province esportatrici. Non solo, se si amplia lo sguardo alle esportazioni degli ultimi 12 mesi, Vicenza supera ampiamente i livelli pre pandemia registrando un +38,5% rispetto al periodo aprile 2019-marzo 2020.  Deflazionando i dati sulle esportazioni secondo i prezzi alla produzione, ovvero distinguendo tra valori delle esportazioni e volumi, si rileva comunque una forte ripresa dei livelli pre crisi: negli ultimi 12 mesi, infatti, i volumi delle vendite all’estero di prodotti orafi vicentini risultano in aumento del +24,3% rispetto al periodo aprile 2019-marzo 2020, a fronte di un aumento del +38,5% in valori nello stesso periodo.

Quanto alle destinazioni dei prodotti orafi vicentini, al primo posto ci sono gli Stati Uniti, seguono Emirati Arabi Uniti, Sud Africa, Hong Kong, e Romania. Cinque mercati che da soli rappresentano oltre la metà (55,1%) delle esportazioni orafe beriche. 

I dati registrati nel 2021 (e nella prima parte del 2022) sono stati colti come un segnale generale di fiducia per imprese del settore, “permangono alcune ombre sulla performance del comparto nel breve-medio periodo dovute principalmente a criticità generali, come l’incremento dei costi dell’energia e il clima di incertezza legato alla crisi russa-ucraina e alle imminenti elezioni governative, e del settore, qual è la volatilità del prezzo dei metalli preziosi, nonché la costante difficoltà nel reperimento di personale”, spiega il presidente Zen.

Tra il 2019 e il 2021 l’indice dei prezzi alla produzione dell’oro sul mercato estero è cresciuto del 12,1%, una vera impennata e i dati relativi ai primi 5 mesi del 2022 mostrano un ulteriore crescita dei prezzi pari a +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2021, variazione più contenuta del +9,5% dei nei primi 5 mesi del 2021 rispetto al periodo gennaio-maggio 2020.

In un momento di importanti evoluzioni a livello globale, il distretto vicentino punta comunque anche sul versante dell’innovazione strategica del comparto ed è in questo contesto che si inserisce il programma di webinar formativi dedicati alle botteghe orafe della regione e organizzati dal Direttivo Regionale Orafi presieduto dal vicentino Piero Marangon. I webinar, che beneficiano di un contributo Ebav, partiranno in ottobre e hanno come obiettivo quello di sensibilizzare il pubblico di botteghe orafe sulla importanza dell’innovazione strategica dei modelli di business, coniugando la tradizione ed il saper fare maturato in contesto di impresa artigiana con azioni più market-oriented per adattare la propria offerta ad un segmento di mercato sempre più sensibile agli aspetti del digitale, design contemporaneo e sostenibilità.