Fresco di stampa e appena uscito in edicola e sfogliabile online dagli abbonati, il numero di novembre di VicenzaPiù Viva ieri sera, in un piacevole incontro al Bar Minerva, è stato presentato al pubblico che lo ha gremito con importanti novità nella forma e nei contenuti, preludio a ulteriori sorprese a partire da dicembre.
Introdotto dal direttore Giovanni Coviello il moderatore Salvatore Borghese ha colloquiato con Livio Pacella, Federica Zanini, Aristide Malnati e Virginia Reniero concludendo con la mini lectio magistralis del prof, Emilio Franzina su flussi migratori e Giacomo Matteotti.
Come annunciato dal direttore responsabile Giovanni Coviello, quindi, la rivista araba fenice dell’editoria vicentina -nata nel febbraio del 2006, chiusa a dicembre 2015 e rinata con periodicità bimestrale e 48 pagine ad agosto dello scorso anno e ora mensile con 64 pagine- in un contesto sempre più difficile per la stampa, in particolare quella su carta, nuota a grandi bracciate contro corrente. Chi acquisterà il numero attuale o deciderà di abbonarsi per riceverlo a casa o leggerlo online avrà modo di godere delle tante novità, in termini di firme, di temi e di rubriche, che traghettano il lettore verso una rivista, la cui livrea e il cui motore saranno ulteriormente potenziati con il numero, appunto, di dicembre con ben 80 pagine e su un circuito a sua volta allargato, che porterà la diffusione del giornale anche nei territori di Montecchio, Schio e Thiene.
Il passaggio dalle originarie 48 pagine a 64, in avvicinamento alle 80 che comporranno ogni mese il menabò a partire dal prossimo numero, ha consentito all’editore di espandere non solo gli spazi dedicati ai temi portanti di ogni rivista (dall’attualità alla politica, dalla società al sociale, di interesse sì per i vicentini, ma volutamente di portata regionale, nazionale e internazionale), ma anche e soprattutto quelli della cosiddetta parte di (sempre più) ampio respiro: una vivace carrellata di notizie culturali, ritratti di personaggi, recensioni, enogastronomia, tradizioni, racconti di viaggio e spunti per escursioni, cenni storici ecc.
La serata è stata moderata con garbo e acume dal collaboratore abituale Salvatore Borghese, analista politico di Youtrend e autore di uno dei pezzi del longform (la parte portante della rivista, dedicata a un tema specifico con lunghi articoli di approfondimento) di novembre, dedicato a “Migranti in arrivo e nostri giovani che emigrano. Le due facce del problema” e preannunciato dalla bellissima e colorata copertina a firma dell’artista vicentino di street photography Corrado Marangoni, “image creator”, come ama definirsi, tra le nuove “conquiste” di VicenzaPiù Viva.
Senza mai spoilerare i dettagli, sfogliando dal vivo la rivista quel giusto da incuriosire, Borghese ha introdotto alcuni degli articoli ora in edicola dialogando con i relativi protagonisti. Incalzati dalle sue domande, hanno preso brevemente ma intensamente il timone:
Livio Pacella, poliedrico attore e artista vicentino d’adozione (ma di lunga data) ora protagonista sul piccolo e grande schermo, laureato in filosofia, che ha regalato, lui che vive di quella che arbitrariamente viene definita l’arte della finzione, la propria appassionata (e dannatamente realistica e lucida) visione della odierna realtà. La sua frase clou: “Faccio teatro per non annoiarmi della vita. Faccio dono della mia irrazionalità”.
Virginia Reniero (vicentina, autrice, conduttrice e tanto altro) e Aristide Malnati (milanese, archeologo e papirologo di fama mondiale che non disdegna i reality in tv), protagonisti di un’ampia sezione dedicata a Storia e Misteri, dal nome della fortunata trasmissione televisiva da loro condotta su Telenova, e anticipazione dell’omonima rubrica che terranno su VicenzaPiù Viva raccontando i loro viaggi avventurosi. La frase clou di Malnati: “Partecipare al Grande Fratello è stata un’esperienza antropologica, perché passi ai raggi X le persone che sono lì con te”.
Il professor Emilio Franzina, esimio studioso vicentino di storia sociale e culturale dei secoli XIX e XX, in procinto di presentare il prossimo 22 novembre a Palazzo Trissino il suo ultimo libro “Triveneto Migrante” (i suoi complimenti alla rivista per come ha trattato la doppia faccia della migrazione ai tempi nostri sono risultati particolarmente autorevoli, oltre che graditi). Franzina ha contributo al numero di novembre in relazione al centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, con un’analisi puntuale del contesto storico-politico di allora, contestualizzato anche a Vicenza e nel Vicentino, con riferimento ad alcune figure e realtà dimenticate. La sua frase clou: “La retorica delle radici applicata al tema immigrazione è una stupidata: le radici le hanno gli alberi, che infatti stanno fermi, mentre l’uomo ha i piedi, per camminare”.
Per partecipazione, spunti e convivialità (con numerosi applausi) la serata avrebbe potuto tirare comodamente fino notte, ma il tempo non sarebbe comunque bastato ad affrontare tutto il ricco, variegato e goloso menu di VicenzaPiù Viva di novembre. Quello che è andato in tavola al Bar Minerva più che un antipasto è stato un amuse-bouche (uno stuzzichino, dal verbo stuzzicare), nella certezza di ingolosire alla lettura di tutte le portate. Ce n’è, è proprio il caso di dirlo, per tutti i gusti… Per abbonarsi clicca su https://www.vipiu.it/rivista/, per acquistarne una copia vai in edicola oppure, il martedì pomeriggio dalle 15 alle 18.30, presso la sede di Contrà Vittorio Veneto 68.
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